Mantova e i suoi problemi ambientali al centro dello show di Beppe Grillo

MANTOVA, 26 mag. - E' un Grillo in preda a una crisi di identità quello che mercoledì sera ha riempito il teatro Palabam con il suo spettacolo "Grillo vs Grillo". Una crisi d'identità simile a quella che, secondo il comico genovese, caratterizza i mantovani: "Siete lombardi, emiliani, veneti? Non lo sapete e soffrite. Come soffro io, che non so più se sono comico o politico. E allora invece di pagare un analista per risolvere la mia crisi, ho pensato di risolverla facendomi pagare qualcosina da voi".

E nella prima parte dello spettacolo Grillo caratterizza lo show tagliandolo su Mantova, con battute ad hoc sull'inquinamento della nostra città e sull'aria che respiriamo: "Se l'Isis - scherza il comico - fa esplodere una bomba chimica a Mantova per voi è aerosol visto quello che respirare tutti i giorni".

Una battuta che fa ridere amaro i 1500 del teatro Palabam, soprattutto dopo che Grillo mostra come a Duisburg, in Germania, è stata recuperata e riqualificata l'ex area industriale dismessa. Un museo "archeologico" di cisterne, inceneritori, macchinari vari non più attivi e diventati maxi area turistica che fattura milioni di euro all'anno con attività di ogni tipo: sportive, turistiche, museali ecc... E gli ex operai trasformati in guide dell'area.

L'ambiente è uno dei temi cari a Grillo e al Movimento Cinque Stelle, e a Mantova ce ne sarebbe da dire e da fare: "Ho fatto un giro sui laghi e sul Mincio oggi, e mi sono ritorvato immerso in un paesaggio da sud est asiatico con quei mostri industriali che incombono sulla natura, splendida, circostante e quel povero airone rosso che ormai non ce la fa più".

C'è spazio anche per una battuta sulle banche, sui bond argentini e sulle cause vinte grazie all'avvocato Roberto Vassalle, mantovano, presente in sala e ringraziato pubblicamente da Grillo. Ripercorre la propria storia personale il leader del Movimento Cinque Stelle e spega che lui non voleva diventare il leader di un movimento politico: "Stavo scherzando", chiosa.

Ma il percorso che l'ha portato a creare "il movimento politico più votato d'Italia", dice lui, è fatto di tappe cruciali. Il lavoro come saldatore nell'officina genovese del padre, il serial killer Donato Bilancia come vicino di casa, il cabaret, la televisione e l'incontro con Gianroberto Casaleggio. Quest'ultimo è quello che l'ha proiettato prima nel web, con il blog, e poi nella politica: "Noi volevamo solo migliorare la vita delle persone senza trarne guadagno. Impossibile? Con intelligenza e forza di volontà nulla è impossibile". E cita esempi di donne e uomini che hanno realizzato imprese ritenute impossibili: Elan Usk, che ha creato prima Paypal e poi la Tesla (auto elettriche), Ursula Sladek, una massaia tedesca che dal nulla ha creato una delle società energetiche a energie rinnovabili, più grandi d'Europa.

La chiusura è per il Movimento, "l'unico - dice Grillo - in Italia a rinunciare a oltre 40 milioni di euro di rimborsi pubblici. Noi pensavamo di aver fatto una cosa straordinaria, eppure è minimizzata da tutti. Ma questo non ci scoraggia. Per questo vogliamo portare avanti nostre idee, ritenute irrealizzabili, come il reddito di cittadinanza. Perché pensiamo che per lavorare una persona debba avere un base minima di sostentamento garantita". Alla fine Grillo saluta mangiandosi e offrendosi letteralmente in pasto al pubblico, utilizzando come mezzo un grillo caramellato di quelli che adesso in Francia vanno tanto perché proteici e a zero grassi.

In sala, oltre ai vertici locli del M5S (i parlamentari Zolezzi e Gaetti, il consigliere regionale Fiasconaro, e i consiglieri comunali Annaloro e Tonelli) anche Oriett Berti, seduta in prima fila e abbracciata dal comico.

Emanuele Salvato