Blitz coordinato delle Forze dell’ordine: arrestato Piervittorio Belfanti. Denunce e arresti per 26 persone
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- Creato 27 Giugno 2017
- Pubblicato 27 Giugno 2017
Per tali fatti sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi di colpevolezza per il delitto di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più delitti di truffa e tributari, ritenendo altresì il pericolo che le condotte oggetto di accertamento possano essere reiterate dagli indagati, disponendo l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di BELFANTI Piervittorio, degli arresti domiciliari nei confronti di DE ROSA Gaetano, DONDI Gianni, FERRI Paolo, VECCHIOLINI Marcello, e dell'obbligo di dimora nei confronti di CANOBBIO Lenos, M'HAMDI Salah Eddine, MAROUANI Ridha, MENCONI Giulio.
L'indagine si è sviluppata altresì in altre due direzioni riguardanti l'una la riferibilità di più attività economiche a BELFANTI Piervittorio – imprenditore noto alle cronache come "il re dei ristoranti", formalmente nullatenente e dichiarante redditi assai modesti – e l'altra su azioni illecite svolte da taluni militari della Guardia di Finanza.
Con riguardo al primo aspetto, l'indagine ha accertato in più casi l'impiego da parte di BELFANTI Piervittorio dell'intestazione fittizia di posizioni societarie a soggetti di comodo a lui vicini con il fine di sottrarsi a misure di prevenzione (volte ad impedire l'accumulo illecito di ricchezza) e alle procedure di riscossione coattiva delle imposte.
Più in particolare, è stato accertato che l'imprenditore, pur non assumendo la posizione di socio o amministratore, ha controllato talune società che hanno in gestione alcune note aziende locali della ristorazione. Per tali fatti sono stati ritenuti sussistente gravi indizi di colpevolezza per il delitto di trasferimento fraudolento di valori di cui all'articolo 12-quinquies del decreto legge 306/1992 e per il delitto di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte di cui all'articolo 11 del decreto legislativo 74/2000, con applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di BELFANTI Piervittorio.
In relazione al secondo aspetto, l'indagine ha accertato che, in più occasioni, tre militari della Guardia di Finanza, all'esito dell'attività ispettiva nei confronti di laboratori cinesi e in cambio di vantaggi personali, hanno omesso di dare corso alle doverose attività di denuncia ai competenti organi giudiziari e amministrativi; ha accertato che due dei tre militari hanno impiegato in più occasioni l'auto di servizio per recarsi presso uno stabilimento termale durante l'orario di lavoro, compilando falsamente il foglio di servizio in modo da trarre in inganno i superiori; ha accertato che uno dei tre militari in più occasioni ha riferito ad amici e conoscenti informazioni coperte dal segreto d'ufficio.
Per tali fatti sono stati ritenuti sussistenti gravi indizi di colpevolezza per i delitti di corruzione, falso ideologico in atto pubblico e truffa ai danni dello Stato, disponendo l'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di BENVENUTI Carlo e della sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio nei confronti di D'AMATO Pietro (7 mesi) e RASO Mauro (4 mesi)".
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