Mediterraneo, ClimateFish è il primo database sui pesci 'sentinella' del cambiamento climatico
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- Creato 30 Gennaio 2023
- Pubblicato 30 Gennaio 2023
ROMA, 30 gen. – ClimateFish è il primo database open access con informazioni sulla presenza nel Mar Mediterraneo di 15 specie di pesci considerate come 'sentinella' del cambiamento climatico.
La ricerca, pubblicata su Frontiers, è stata realizzata dal biologo marino Ernesto Azzurro dell'Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del Cnr, in collaborazione con esperti del Centro Ricerche ENEA di Santa Teresa (La Spezia) e di altri istituti internazionali.
Nel database figurano sette specie autoctone, selezionate per l'ampia distribuzione, la sensibilitĂ alle condizioni di temperatura e per la facile identificazione, e otto specie esotiche provenienti dal Mar Rosso.
"Grazie a un campionamento durato 13 anni sono stati censiti oltre centomila esemplari delle 15 specie target, in oltre 3 mila aree di sette Paesi del bacino del Mediterraneo. Le più rappresentate sono le specie autoctone donzella pavonina e salpa, anche se quest'ultima è andata registrando una diminuzione in quantità e in distribuzione geografica dovuta con tutta probabilità all'aumento delle temperature e alla competizione con erbivori tropicali", spiega Federica Pannacciulli, responsabile del Laboratorio ENEA di Biodiversità e Servizi Ecosistemici.
Al momento, le specie esotiche sono ancora sottorappresentate nel database e la loro presenza è concentrata per lo più nel settore orientale del Mediterraneo dove il fenomeno del riscaldamento è particolarmente accelerato, come ad esempio l'area a sud di Creta (+1,65 °C). "Ma il loro numero è destinato a crescere nei prossimi anni a causa dell'aumento della temperatura provocato dai cambiamenti climatici", aggiunge Pannacciulli.
Con circa 700 specie ittiche e un tasso di riscaldamento circa tre volte più veloce di quello dell'Oceano, il Mediterraneo è un hot-spot sia di biodiversità sia del cambiamento climatico. Negli ultimi decenni parecchie specie si sono spinte verso i poli aumentando il rischio di estinzione, mentre l'arrivo di nuove specie esotiche erbivore come il pesce coniglio sta causando il fenomeno della desertificazione marina.
(askanews)
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