Mantova entra nel circuito internazionale dell’arte contemporanea. Con la Sonnabend Collection a Palazzo della Ragione da fine 2025
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- Creato 21 Gennaio 2025
- Pubblicato 21 Gennaio 2025
MANTOVA, 21 gen. – Dall'inverno prossimo il Palazzo della Ragione sarà sede dell'esposizione permanente di opere della Sonnabend Collection, una delle più importanti collezioni private del mondo nell'ambito della ricerca artistica del secondo '900, dal Neo Dada alla PopArt, dal Minimalismo all'Arte Povera, dal Concettuale al Neo Espressionismo, fino all'arte fotografica contemporanea.
La nascita di questo nuovo museo di arte contemporanea rappresenta un evento storico che proietta la nostra città nella dimensione internazionale dell'arte, integrando il suo straordinario patrimonio artistico del passato con una preziosa collezione di testimonianze altamente significative dei movimenti artistici fondamentali della seconda metà del Novecento.
Alla base di tutto ciò, la recente definizione dell'accordo tra l'Amministrazione comunale mantovana e la Sonnabend Collection Foundation, a conclusione di complesse trattative iniziate nel 2021, per la collocazione permanente a Palazzo della Ragione di 96 opere della collezione Sonnabend provenienti da New York e in parte da Venezia, dove erano in mostra temporanea a Cà Pesaro.
La Giunta comunale ha deliberato il contratto nel quale si prevede che la collezione sarà esposta per sei anni più altri sei eventualmente prorogabili con la formula del comodato d'uso gratuito e ha approvato il progetto dell'allestimento di Federico Fedel, con il benestare della Soprintendenza. Il progetto per il Museo Sonnabend di Mantova, presentato questa mattina nella sala consiliare del Palazzo Municipale, dal sindaco Mattia Palazzi, nasce in partnership tra Comune di Mantova, la Sonnabend Collection Foundation e Marsilio Arte, che si occuperà della gestione complessiva dello spazio con una proposta articolata, che va dall'organizzazione alla comunicazione, dal progetto editoriale al coordinamento del bookshop.
Il direttore del nuovo museo d'arte contemporanea sarà Mario Codognato. Il progetto per la realizzazione dell'ambiente espositivo – completamento dei lavori previsto per fine anno 2025 - riguarda l'insieme delle opere necessarie all'allestimento e l'impiantistica per rendere lo spazio adatto ad ospitare e conservare l'integrità delle opere. Costo previsto, circa 1, 3 mil. di euro, cifra già coperta in gran parte da sponsorizzazioni e, per il resto, da fondi comunali già a bilancio, mentre la gestione graverà sulle casse comunali per meno di 100mila euro all'anno.
Il percorso espositivo, sviluppato in undici ambienti, ricostruisce il tragitto visionario dell'influente mercante d'arte Ileana Sonnabend (1914-2007), di suo marito Michael Sonnabend (1900-2001) e del loro figlio adottivo Antonio Homem, del loro impegno e sostegno nei confronti dell'attività degli artisti e dei movimenti che hanno caratterizzato la cultura visiva attraverso i grandi cambiamenti storici e geopolitici del nostro tempo. Iconici capolavori dell'arte americana, come Figure 8 di Jasper Johns (1958), Little Aloha di Roy Lichtenstein (1962), Campbell's Soup di Andy Warhol (1962), Kite di Robert Rauschenberg che vinse il Leone d'Oro alla Biennale del 1964, vengono esposti accanto ad opere seminali della Pop Art con artisti come Jim Dine, James Rosenquist e Tom Wesselmann e la ricerca coeva in Italia di artisti come Michelangelo Pistoletto e Mario Schifano.
Questo straordinario percorso continua con opere cardinali dei movimenti fondamentali dell'arte degli anni Sessanta e Settanta come il Minimalismo con Donald Judd e Robert Morris ed i loro rivoluzionari sviluppi nel campo della scultura con Bruce Nauman e Richard Serra, nonché con l'Arte Povera, che Sonnabend ha esposto per prima a New York, con artisti di assoluto spessore come Giovanni Anselmo, Jannis Kounellis, Mario Merz, Giulio Paolini e Gilberto Zorio.
Il grande interesse da parte di Sonnabend per gli sviluppi della fotografia e della performance sono testimoniati dalla collaborazione con artisti di generazioni diverse, da Bernd & Hilla Becher a Luigi Ontani, da Vito Acconci a Gilbert & George, da Candida Hoefer a Matthias Schaller. La pittura tedesca degli anni Ottanta con Jorg Immendorff, Anselm Kiefer e A.R. Penck, nonché la coeva ricerca americana con Jeff Koons e Haim Steinbach suggellano questo eccezionale itinerario.
"Questo straordinario risultato è il coronamento di dieci anni di impegno straordinario profuso per dimostrare come una piccola città come Mantova sia capace di costruire relazioni e acquisire credibilità a livello internazionale – ha affermato il sindaco Mattia Palazzi -. Un processo continuo che, dall'anno di Mantova Capitale italiana della cultura, ha ridato visibilità e valore al suo ruolo nel panorama artistico globale, alimentando una virtuosa filiera di credibilità , attrattività turistica ed economia".
Per il Comune di Mantova hanno partecipato al gruppo di lavoro: Dott.ssa Annamaria Sposito, dirigente del Settore Affari Generali e Istituzionali, dott. Nicola Rebecchi dirigente del Settore Servizi finanziari, tributi e Demanio, arch. Carmine Mastromarino dirigente Settore Lavori Pubblici, dott.ssa Giulia Pecchini dirigente Settore Cultura Turismo e Promozione della città , dott.ssa Veronica Ghizzi direttrice Musei Civici di Mantova, arch. Paola Menabò Funzionario del Settore LLPP individuata come Resp. Unico Progetto art.15 Dlgs 36/23. IL gruppo ha lavorato con il supporto di alcune figure esterne: l'avvocato Ezio Zani e il consulente dott. Annibale Vareschi.
Ileana Schapira nacque a Bucarest, in Romania, il 28 ottobre 1914, figlia di un importante industriale. A 19 anni conobbe Leo Castelli, che sposò l'anno successivo. Dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, a causa delle persecuzioni naziste, la coppia fuggì dall'Europa e si stabilì a New York, dove Castelli aprì una galleria nella loro casa nel 1957. I due divorziarono nel 1959 e Ileana proseguì la sua carriera nel mondo dell'arte.
Nel 1960 sposò Michael Sonnabend, uno studioso di Dante, e nel 1962 aprirono la Galerie Ileana Sonnabend a Parigi, dove esposero i lavori di artisti americani e di alcuni giovani italiani, a cominciare da Mario Schifano (1963) e Michelangelo Pistoletto (1964), seguiti poi da Gilberto Zorio, Mario Merz, Giovanni Anselmo (1969), Jannis Kounellis (1972) e altri ancora.
Nel 1970 Ileana aprì una galleria a New York, che l'anno seguente trasferì a SoHo, insieme alla Galleria Castelli, stimolando così una sorta di "migrazione" della scena artistica contemporanea newyorkese.
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