Processo Montedison: arrivano le foto dell'azienda negli anni delle morti per amianto. Si aggrava la situazione dei 12 manager imputati

MANTOVA - E' ricominciato lunedì, dopo lo stop estivo, il processo Montedison, che vede imputati i dodici manager a capo dell'azienda negli anni tra il 1970 e il 1989, colpevoli, dicono gli accusatori, rappresentati dal pubblico ministero Giulio Tamburini, di non aver garantito le misure di sicurezza necessarie in materia di amianto.

Proprio l'inalazione di quest'ultimo, dunque, avrebbe portato 72 dipendenti del polo a sviluppare un fatale mesotelioma.

Nel corso dell'udienza, particolare scalpore ha suscitato la testimonianza del tecnico dell'Asl di Mantova Alberto Righi, che ha portato a processo una fornitissima documentazione fotografica. Righi ha dunque mostrato come nei reparti non vi fosse spazio per manutenzione e sicurezza decorosi. Difatti i lavori per la messa in sicurezza non sono ancora giunti a termine dopo 22 anni, con bonifiche ancora in corso.

Ieri, poi, l'udienza è continuata con Syndial, società fornitrice del servizio integrato nel campo di risanamento, anche se le parole - e soprattutto le immagini - di Righi costituiscono l'asso nella manica dell'accusa che, ora, sente di avere già una condanna in tasca.

(n.r.)