‘Mantova Card’ e ‘Pasto Buono’, pronte due novità per il welfare del Comune

MANTOVA, 10 feb. – "Mantova Card" è la nuova chiave d'acceso al welfare che consente al settore Politiche Educative e Sociali del Comune di Mantova di erogare l'assistenza economica alle fasce deboli dei propri cittadini con maggiore efficacia, semplificando il lavoro amministrativo, garantendo capacità di controllo e la salvaguardia della dignità personale degli assistiti.

Nel corso della presentazione tenutasi questa mattina presso la sede municipale di via Roma, entrando nei dettagli, il dirigente del settore Servizi Educativi e Sociali Ernesto Ghidoni ha illustrato le caratteristiche della Card che, emessa da QUI! Financial Services, consente al Comune di accedere alla specifica piattaforma web per selezionare e attivare i servizi e i contributi specifici che intende accordare ad ogni suo assistito, senza il transito di denaro contante.

Funzionale come un qualsiasi bancomat, può essere utilizzata per prelievi e per l'acquisto di generi alimentari e farmaci, per le spese di primaria necessità e per il pagamento di utenze, affitti e altri servizi essenziali.

Funzioni che risultano ovviamente tracciabili e che, in caso di uso inadeguato, possono essere immediatamente bloccate dagli addetti dei Servizi Sociali. La nuova "Mantova Card" già nei prossimi giorni comincerà ad essere distribuita ai primi nuclei famigliari e andrà a sostituire il precedente utilizzo della Carta Regionale dei Servizi, attivato con successo dall'amministrazione comunale già dal 2010.

Gli importanti aspetti di razionalità d'uso e di contributo alla socialità diffusa rappresentati da questa innovazione tecnologica sono stati evidenziati dal vicesindaco di Mantova e assessore al Commercio e alle attività produttive Giovanni Buvoli, e dall'assessore comunale al Welfare Andrea Caprini, intervenuti per presentare l'altra novità "Pasto Buono", l'iniziativa di QUI Foundation già presente dal 2007 in molte città italiane, che ha come obiettivo il recupero delle eccedenze alimentari giornaliere ancora in buone condizioni.

Un'iniziativa strettamente legata alla "Mantova Card" che diventa lo strumento di riconoscibilità dell'avente diritto per consentirgli il ritiro di pasti nella rete di esercizi del settore della ristorazione aderenti al progetto.

Quotidianamente, a orari prestabiliti, i possessori della "Mantova Card" autorizzati, potranno recarsi presso le pizzerie, i ristoranti e le gastronomie che aderiranno volontariamente al progetto destinato a dare sostegno e sollievo ai cittadini indigenti e a combattere lo spreco di cibo ancora buono, ma inutilizzato.

Si tratta ora di costruire la rete di esercizi del settore della ristorazione aperti all'iniziativa benefica. Compito questo dei responsabili della Welfare Company che, insieme a personale del comune, contatteranno pizzerie, ristoranti e gastronomie, per acquisire le disponibilità all'adesione.

Nessun costo è a carico degli esercenti aderenti che si troveranno ad agire in perfetta regolarità amministrativa e fiscale. Mantova, dunque, entra a far parte delle città italiane in cui è attivo il "Pasto Buono"; iniziativa che solo nello scorso anno a livello nazionale ha consentito il recupero di 500mila pasti, e lo fa mettendo in campo la modalità innovativa rappresentata dalla card comunale.

La distribuzione della Card è destinata ai nuclei famigliari in condizioni disagiate con una copertura progressiva che raggiungerà tutti i 600 attualmente in lista, per un valore di 400mila euro di aiuti comunali. L'amministrazione punta nel prossimo futuro ad incrementare questa cifra fino alla soglia del milione di euro.

Alla presentazione del progetto "Buono Pasto" hanno preso parte il direttore operativo di Welfare Company Emanuele Cipriani, la responsabile comunicazione Qui Group e Qui Foundation Cristina Affani e la responsabile del progetto "Mantova Card" Laura Caprioli.