Ucraina, Von der Leyen: 'Il 2025 sarĂ l'anno decisivo'
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- Creato 22 Dicembre 2024
- Pubblicato 22 Dicembre 2024
BRUXELLES, 22 dic. - Per la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen per l'Ucraina "sappiamo che il 2025 sarĂ un decisivo".
"Saranno trascorsi tre anni dall'inizio dell'invasione russa - prosegue -. Vladimir Putin sta raddoppiando gli sforzi per ottenere guadagni. Rafforzare l'Ucraina, in questo momento, è per noi un imperativo sia morale che strategico: il mondo sta guardando come continueremo il nostro sostegno all'Ucraina. E, proprio come la coraggiosa resistenza ucraina, saremo risoluti. Quindi, dobbiamo assicurarci che l'Ucraina prevalga e dobbiamo mettere l'Ucraina in una posizione di forza. L'Europa ha finora fornito all'Ucraina quasi 130 miliardi di euro", ricorda.
Per la Siria, "una cosa è molto chiara: con il sostegno dell'Unhcr, tutti i rimpatri" di rifugiati dall'Ue, dice la presidente della Commissione Europea, "devono essere volontari, sicuri e dignitosi". Durante il Consiglio Europeo a Bruxelles, spiega, "abbiamo discusso anche della questione del ritorno a casa dei siriani. La situazione sul campo rimane molto instabile: lavoriamo lavorando a stretto contatto con l'Unhcr. Ed è positivo che l'Unhcr abbia accesso all'intero Paese".
Con la caduta di Bashar al Assad, "per la prima volta in un decennio, il popolo siriano può sperare in un futuro migliore". "Ma sappiamo tutti che per ora la giuria è ancora riunita: è troppo presto per dire se la nuova leadership sarà in grado di mantenere ciò che promette, se l'integrità territoriale sarà preservata , se l'unità nazionale sarà preservata e se le minoranze saranno protette". L'Europa, continua, "farà la sua parte per sostenere la Siria in questo momento critico, perché abbiamo a cuore il futuro della Siria. L'Europa ha a cuore che il potere ritorni al popolo siriano e l'Europa ha quindi un ruolo da svolgere. E' importante per noi intensificare i contatti sul campo, per continuare ad affrontare i bisogni umanitari della popolazione in Siria".
Quello che "abbiamo visto negli ultimi tre anni" in Ucraina, sottolinea il primo ministro ungherese Viktor Orban, presidente di turno del Consiglio Ue, è che "non c'è soluzione sul campo di battaglia", quindi serve la "diplomazia". La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha puntualizzato, nell'unico momento di tensione della conferenza stampa congiunta, che "abbiamo appena sentito il primo ministro Orban parlare di 'impegno militare'. Questo non è un 'impegno militare', è una guerra aperta, condotta dalla Russia contro l'Ucraina". Se Mosca smettesse di combattere, "ci sarebbe immediatamente la pace", ha concluso.
Orban ha anche rilanciato, sottolineando che non si tratta di una iniziativa a nome dell'Ue, la sua proposta di una tregua natalizia, con lo scopo di "salvare vite umane al fronte", almeno "in occasione del Natale ortodosso", ricordando che preservare vite umane è un "valore" europeo.
(adnKronos)
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