‘Per Mantova’: Burchiellaro e Montanari aprono a una civica trasversale, unica ma vincente

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Creato 10 Marzo 2015

Pubblicato 10 Marzo 2015

Per contro, ancora Vasori, si dovrebbero realizzare il raddoppio della linea Milano-Mantova, il collegamento con il porto di Valdaro, a partire da Mozzecane, soluzione che consentirebbe di eliminare anche la cintura ferroviaria che vincola la città con due passaggi a livello, e il ripristino della ferrovia Mantova-Peschiera per intercettare il preziosissimo flusso turistico del Garda.

Ma l'intervento più atteso era quallo di Gianfranco Burchiellaro: "Questo è l'inizio di una speranza. Sentirci definire vecchio mobilio non ci offende: quello che conta sono le cose fatte, non le parole. Se non si crea ricchezza si distribuisce solo miseria. Come è stato fatto in questi ultimi dieci anni".

Ha poi proseguito sostenendo la validità dell'impegno della sua giunta nei confronti di crisi già presentatesi a quei tempi, mentre successivamente la politica non ha mai risposto alle emergenze e alle perdite di importanza che inesorabilmente hanno penalizzato la città.

Quindi ha ripreso il tema della Grande Mantova sottolineando che sotto i 100mila abitanti il peso politico diventa irrilevante e, dunque, è indispensabile prepararsi al più presto per dar vita al relativo referendum.

Confermando quanto detto da Montanari, Burchiellaro ha ribadito di non chiedere nulla in cambio della sua intenzione di mettere a disposizione della città la sua esperienza.

"La nostra è una proposta aperta per Mantova: la sfida è per una sola lista civica e per questo mi rivolgo a Comunità e Territori, a De Pietri e a chi vuol condividere questa strada. Una grande alleanza per una Grande Mantova.

Ma serve un ingrediente che la politica non conosce più: serve generosità, dare senza chiedere nulla".

Ultima voce, quella di Massimo Campedelli, nome sul quale si dice che potrebbero convergere le scelte per il candidato sindaco. "La nostra è una proposta inclusiva, rivolta a tutti quelli che non si sentono più rappresentati dagli schieramenti tradizionali.

Aggregare è una risorsa e l'obiettivo è anche di riportare al voto i delusi, sollecitare partecipazione, allargare la visuale".

Lo scossone alla politica locale che potrebbe essere rappresentato da una coalizione costruita su questi presupposti si preannuncia sicuramente energico e capace di eventuali effetti domino.

Ieri sera è stato il momento del lancio a grandi linee di un possibile programma da condividere e ora la palla passa alle trattative che si preannunciano complesse e non prive di obiezioni critiche. E il tempo stringe.

(g. m. p.)