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Tutela del patrimonio artistico e impegno sociale: è iniziato dal Giardino il recupero della Chiesa di San Cristoforo

Mantova ExChiesaSanCristoforo Presentazione1MANTOVA, 6 giu. – L'esito finale sarà la riconquista funzionale di un bene architettonico di grande valore artistico e storico, ma in sé il progetto di recupero del Complesso della Chiesa di San Cristoforo ha una valenza sociale particolarmente significativa grazie all'intervento previsto nelle diverse fasi lavorative di personale detenuto nella Casa Circondariale di Mantova, in base alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa dello scorso gennaio.

Il primo intervento di recupero, appena completato, ha riguardato la sistemazione e manutenzione del giardino annesso alla chiesa e rappresenta l'avvio del progetto "Mi riscatto per il futuro", innovativa esperienza in sinergia tra l'Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani e la Casa Circondariale volta al raggiungimento di scopi di elevato valore socioculturale: la formazione di personale in grado in futuro di applicare le tecniche imparate, la realizzazione di interventi di restauro del patrimonio storico artistico cittadino, la possibilità da parte dei detenuti di acquisizione di competenze specifiche in vista di reinserimento nel mondo del lavoro.

Nel giardino perfettamente ripulito e sistemato grazie all'intervento operato da quattro detenuti, si è svolta questa mattina la conferenza stampa di presentazione del progetto e del primo intervento di recupero alla presenza dei protagonisti e dei promotori dell'iniziativa con interventi di Italo Scaietta, Presidente dell'Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, Massimiliano lannelli, Direttore Regionale Lombardia della Agenzia del Demanio, Metella Romana Pasquini Peruzzi, Direttore della Casa Circondariale di Mantova e delle autorità cittadine.

Mantova ChiesaSanCristoforo3 Interno1Di lavoro e provvidenziale riscatto sociale ha parlato il direttore Iannelli, ricordando le fasi che hanno portato alla concessione d'uso del bene per 50 anni con l'obiettivo del restauro complessivo a cui dà ulteriore valore l'incarico coordinato con la Casa circondariale.

"Questo può essere un progetto pilota a livello nazionale di impegno civile a supporto delle istituzioni per il recupero, consolidamento e valorizzazione del patrimonio artistico – ha sottolineato Italo Scaietta -. Dopo le precedenti iniziative della nostra Associazione al fianco del Comune di Mantova, questa è la prima su un bene dello stato".

Mantova ExChiesaSanCristoforo Presentazione2"Arte e cultura si fanno segno di fratellanza e di sviluppo della società moderna e questa esperienza potrà fungere da volano anche oltre la realtà territoriale" ha sottolineato Romana Pasquini Peruzzi precisando come l'adesione del personale detenuto a questa opportunità sia stato a titolo gratuito e volontario.

Altro aspetto significativo è la convenzione in atto con gli Istituti Santa Paola per i restauri della parte absidale all'interno della Chiesa, attraverso la creazione di cantieri didattici e formativiL'idea guida del restauro radicale di San Cristoforo, a cui fanno riferimento i progettisti Andrea Cattalani e Marco Bonfà, Ã¨ di preservare il senso della trasformazione subita nei secoli, mantenere la visibilità dei segni della sua storia.

L'intervento, iniziato dal giardino con il contributo del Comune di Mantova, nel suo complesso avrà un costo stimabile intorno al milione di euro, finanziariamente sostenibile con la partecipazione a specifici bandi.

Mantova ChiesaSanCristoforo4 Interno2Il primo evento pubblico nel giardino di San Cristoforo è in programma per domenica 9 giugno, ore 17, con il concerto in ricordo di Stefano Gueresi e, successivamente, lo spazio ospiterà appuntamenti della rassegna musicale MantovaMusica "Le bellezze ritrovate".

La chiesa di San Cristoforo è un antico edificio religioso sconsacrato di Mantova, di proprietà dello Stato, situato in via Giulio Romano, angolo via Acerbi, sulla direttiva denominata "percorso del Principe", ovvero lungo l'asse che collega idealmente Palazzo Ducale con Palazzo Te. La storia della chiesa è legata a quella dell'Ordine dei Celestini che la eressero attorno al 1480, inglobando l'originario oratorio duecentesco dedicato a Sant'Anna.

È ancora oggi visibile esternamente l'aspetto quattrocentesco delle navate, una centrale più alta e due laterali, che la rende unica tra le architetture tardo gotiche locali ancora esistenti. Dopo le soppressioni napoleoniche la chiesa è stata chiusa al culto, data al Genio militare e adibita a deposito, avviandosi così a un lungo periodo di spoliazioni, modifiche e declino. Da oltre 30 anni è chiusa e inaccessibile.

Nel 2023 l'Agenzia del Demanio, nell'ambito del programma "Valore Italia", ha dato in concessione per 50 anni all'Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani l'ex chiesa di San Cristoforo con l'annesso giardino per farne, attraverso una impegnativa opera di recupero e di rifunzionalizzazione, uno spazio multifunzionale per eventi a carattere storico, artistico, culturale, espositivo, nonché per attività promozionali dell'imprenditoria locale, in partenariato con enti e soggetti terzi, pubblici e privati.

L'Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani è un'associazione di volontariato culturale senza fini di lucro, fondata nel marzo del 1997 da un gruppo di privati cittadini con l'intento di promuovere la valorizzazione, la conservazione, il recupero del patrimonio artistico-culturale mantovano.

Per questo affianca le iniziative di enti pubblici e di privati; promuove la vita culturale sul territorio organizzando eventi culturali; sostiene e facilita l'istituzione di nuovi musei, di enti o di società per la diffusione e la conoscenza dei beni culturali; si fa promotrice e incoraggia gli acquisti, le donazioni di beni artistici e culturali volte ad incrementare il patrimonio pubblico; sostiene studi, ricerche, pubblicazioni, opere di restauro; svolge attività didattica.

L'Associazione è iscritta al RUNTS ed è stata nominata APS (Associazione di Promozione Sociale) nell'ambito degli ETS (Enti Terzo Settore); fa parte della FIDAM (Federazione Italiana Associazioni Amici dei Musei), del Sistema dei Musei e dei Beni culturali mantovani ed è tra gli enti che hanno dato vita al "Comitato Promotore per la formazione del Sistema ecoturistico e della didattica del Parco del Mincio".

In questi anni gli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani hanno contribuito ad arricchire e a conservare il patrimonio artistico e storico del territorio mantovano, con un intenso impegno di donazioni e restauri - tra cui il recupero, dal 2001 al 2006, dell'ex chiesa mantegnesca di Santa Maria della Vittoria, di proprietà del Comune di Mantova. Nel 2008 L'Associazione ha collaborato con il Comune di Mantova nel percorso che ha portato la città ad essere riconosciuta patrimonio mondiale dell'UNESCO.

Nel 2017 l'Associazione ha dato vita alla Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano; con l'obiettivo di recuperare il monumento cinquecentesco di proprietà comunale e valorizzarla tramite la creazione di un accesso pubblico alla riva del Rio di Mantova.

LA CHIESA DI SAN CRISTOFORO - UN BENE PER LA COMUNITÀ

Mantova è ricca di edifici storici di grande pregio, ma a volte abbandonati e dimenticati, come quello di San Cristoforo, che, ubicato in una posizione strategica, può essere trasformato per nuovi usi: turismo sostenibile e attività connesse, come ospitalità, cultura, mobilità dolce, scoperta del territorio, eventi sociali.

Il progetto di rifunzionalizzazione si propone infatti di garantire l'integrazione tra l'ex chiesa di San Cristoforo e il sistema territoriale, infrastrutturale e ambientale nel quale si colloca. Un nuovo luogo della cultura, un contesto multidisciplinare e indipendente in cui si sperimentano linguaggi e si indaga il contemporaneo, si incrociano e si contaminano discipline artistiche differenti. Uno spazio ibrido in cui la pratica culturale si combina con altri settori: servizi, educazione e formazione, ospitando attività e servizi eterogenei, facilitando così l'incrocio di un pubblico e di un turismo diversi, invitati a partecipare attivamente. Il progetto generale intende trasformare l'immobile e il giardino ad esso collegato in un punto di riferimento culturale per la città.

Il primo obiettivo sarà quindi rendere il più possibile fruibile il bene a breve termine per eventi e manifestazioni, in attesa della realizzazione della totalità degli interventi necessari. Gli interventi prioritari dovranno comportare la messa in sicurezza del complesso architettonico e la riqualificazione del giardino adiacente. A questo riguardo, alcune azioni sono già state intraprese e potranno proseguire, quali la pulizia e il livellamento del terreno, il ripristino del manto erboso, la pulitura delle murature perimetrali.


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