Ladri scatenati a Capodanno: trafugate due statue in bronzo del Memoriale di Riva di Suzzara

RIVA DI SUZZARA, 2 gen - I ladri non si risparmiano nemmeno nella notte di San Silvestro. In azione a Riva di Suzzara, hanno trafugato due statue in bronzo facenti parte del monumento del Parco San Colombano che ricorda la battaglia di Luzzara.

Il monumento a tema religioso vede ora una statua di Gesù bambino ed una raffigurante la Madonna mancanti, opere che erano custodite in una cappella sull'argine golenale. Un furto che, come già ipotizza il parroco Don Giorgio Bugada, potrebbe essere stato architettato da ladri di metalli preziosi, gli stessi che ogni tanto saccheggiano cimiteri e altri luoghi di facile accesso alla ricerca di rame e quant'altro possano vendere al mercato nero.

Nel frattempo, così, a farne le spese è stato il Memoriale che dal 2002 ricorda la sanguinosa battaglia di Luzzara, un episodio legato alla successione al trono di Spagna che vide fronteggiarsi le truppe franco-ispaniche comandate dal generale francese Vendôme e le truppe di una coalizione tra Austria, Inghilterra e Olanda guidate dal Principe Eugenio di Savoia.

Il monumento era stato costruito richiamando la tradizione degli stones circles dell'Irlanda preceltica, tant'è vero che era stato inaugurato con la presenza del cardinale irlandese Cahal Brendan Daly, arcivescovo di Armagh. Un tumulo celtico con Croce pasquale e un cerchio composto da dodici massi a richiamare simbolicamente gli apostoli, il tutto abbellito dalla cappella donata da Alfredo Davolio e dalle due ormai scomparse statue, la prima - quella raffigurante la Vergine - elargita alla comunità parrocchiale da Elio Coconi, la seconda - il Gesù bambino - realizzata da Azeglio Bertoni di Codisotto e costata sei milioni di lire.

Ad accorgersi del furto è stato lo stesso Don Bugada, che uscito all'aperto per scattare alcune foto ha realizzato come il cancello di ingresso alla cappella fosse stato aperto. All'interno mancavano i due lavori, trafugati dai malviventi prima di fuggire a bordo di un veicolo che ha lasciato vistosi segni di pneumatici sulla terra fresca.