Moto e auto per far rivivere il mito e la passione di Nuvolari: due eventi speciali domenica 14 giugno

La prima notizia documentata è relativa al "Campionato Italiano di Motocicletta" che ebbe luogo il 7 ed 8 Settembre 1906 sulla "Pista del Te", con un percorso complessivo di 60 Km, ove emerse la figura di Roberto Vaccari. Dal 1906 al 1914 ebbero luogo varie gare organizzate dalle associazioni sportive mantovane "Forza e Concordia" e "Pedale Mantovano".

La Grande Guerra causò un periodo di interruzione fino al 1926 quando ebbe luogo una riunione motociclistica sulla "Pista dell'Ippodromo del Te", alla quale partecipò Tazio Nuvolari su Bianchi. Nel 1935 e 1936 sui viali del Te, su un percorso denominato per la prima volta "Circuito del Te", ebbe luogo una Gara di Regolarità.

Nel 1937 il Circuito del Te diventa gara motociclistica di 1^ Categoria con la partecipazione di piloti di fama nazionale (Alberto Ascari, Nello Pagani, ...ecc). Bisogna attendere il 1945 per rivedere il circuito rinascere con nuove manifestazioni su un tracciato formato da viale Risorgimento-via Dante-via Isonzo per un totale di 2350 metri da percorrere 20 o 25 volte a seconda della categoria dei veicoli. In quell'anno emerge la figura di Guido Leoni.

Nel 1946 viene organizzata la 1^ Coppa Giorgio ed Alberto Nuvolari, gara automobilistica a ricordo dei due figli del grande Tazio prematuramente scomparsi. Nel 1947 ebbe luogo la 6^ Prova Motociclistica nazionale, con Guzzi e Gilera eterne rivali. Nel 1948 fu la volta della 2^ Coppa Giorgio ed Alberto Nuvolari con la partecipazione di Tazio Nuvolari su Ferrari 166 SC, Alberto Ascari su Maserati A6GCS, Achille Varzi su Cisitalia, Luigi Villoresi su Maserati ed altri piloti di fama internazionale.

Nel 1949 tornano le motociclette con la vittoria di Guido Leoni su un circuito che include viale Piave diviso a metà e percorso nei due sensi per una distanza da coprire per giro pari a 4090 metri in ottemperanza alle nuove disposizioni sportive. Negli anni successivi seguono altre manifestazioni motoristiche a carattere locale, che tuttavia non riescono a rinverdire la popolarità di un tempo.

Si viene così a spegnere lentamente l'interesse su un circuito cittadino breve ma che richiedeva una guida molto tecnica alternando lunghi rettilinei a strette curve ad esse, e che tuttavia permetteva allo spettatore attento di seguire tutte le fasi della gara con i suoi passaggi frequenti ed i continui cambiamenti di posizione dei concorrenti.