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Cartiera ex Burgo: ritirato il ricorso dei Comuni e del Parco del Mincio contro l’Aia 2016 concessa dalla Provincia alla ProGest
MANTOVA, 31 gen. – Il ricorso relativo all'autorizzazione concessa nel 2016 dalla Provincia di Mantova alla ProGest per la Cartiere ex Burgo, presentato daI comuni di Mantova, Borgo Virgilio, Porto Mantovano e San Giorgio e dal Parco del Mincio è stato ritirato.
Le modifiche apportate dalla ProGest, proprietaria della cartiera, al progetto iniziale e il nuovo vincolo di Valutazione d'Impatto Ambientale-VIA soddisfano le esigenze dei ricorrenti per un costruttivo punto di partenza per giungere alla possibile ripresa dell'attività produttiva.
La rinuncia "per sopravvenuta carenza d'interesse" è stata comunicata oggi pomeriggio in sala Giunta del Comune di Mantova nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato i sindaci di Mantova, Mattia Palazzi con l'assessore Andrea Murari e l'avvocato Paolo Gianolio, Borgo Virgilio, Alessandro Beduschi, Porto Mantovano, Massimo Salvarani, la vice sindaco di San Giorgio Sara Yahia, e il presidente del Parco del Mincio, Maurizio Pellizzer, con l'avvocato Luca Palvarini.
Per spiegare la scelta operata, l'assessore Andrea Murari ha definito la cronologia degli eventi relativi al passaggio di proprietà della Cartiera Burgo che hanno portato alla situazione attuale.
2014: a Cartiera Burgo ferma, la Provincia di Mantova rinnova senza modifiche l'Aia precedente che autorizzava la produzione di carta con l'annesso inceneritore. Autorizzazione che nessuno ha mai impugnato.
2015: la ProGest acquista la Cartiera e presenta il progetto di revamping dello stabilimento che necessita della nuova Aia. Nel corso delle conferenze dei servizi i comuni esprimono le loro contrarietà , ma nonostante il parere contrario degli enti nel 2016 la Provincia autorizza la nuova Aia.
Atto che viene impugnato presso il Tar dai comuni e dal Parco del Mincio indicando la necessità di sottoporre il nuovo impianto a una ulteriore Verifica di Impatto Ambientale. Il Tar dispone la verificazione da cui emerge che avevano ragione i Comuni e il Parco. ProGest a quel punto presenta alla Provincia una nuova richiesta di Aia dimezzando la produzione prevista e riducendo l'attività del termovalorizzatore da80mila tonnellate a 39mila.
Gli enti richiedono e ottengono ulteriori miglioramenti degli impianti e il recupero del precedente divieto di smaltire in Cartiera rifiuti provenienti dall'esterno. L'Ats Valpadana fornisce un parere favorevole alla nuova dimensione.
2017: su queste basi la Provincia rilascia la nuova Aia che i Comuni e il Parco non impugnano ritenendo positivo il risultato ottenuto. ProGest avanza una nuova richiesta di modifica dell'Aia da sottoporre alla Via, tesa a recuperare la piena capacità produttiva, ma rinunciando a cercare di recuperare la piena capacità in termini termovalorizzazione, limitandola alle 39mila ton.
L'impianto, quindi, non solo verrà sottoposto a Via, come sempre richiesto dagli enti, ma partendo da una situazione di dimezzamento rispetto a quanto previsto dall'Aia del 2014.
"E' un evidente e incontestabile successo per gli enti che hanno impugnato l'autorizzazione del 2016 e che ora si trovano a partecipare alla Via tramite la Conferenza dei Servizi partendo da condizioni migliorative rispetto alle origini del problema. – ha affermato l'assessore Murari - La logica conseguenza di ciò è il ritiro del ricorso promosso dai Comuni e dal Parco.
Se, per contro, i ricorsi pendenti venissero accolti, in realtà si tratterebbe di una vittoria di Pirro, perché si ripartirebbe per una nuova Aia, e conseguente Via, dalla piena produttività degli impianti e dell'inceneritore autorizzate nel 2014 e, quindi, i risultati ottenuti per ridurre l'impatto ambientale della cartiera verrebbero annullati. Non scomparirebbe la Cartiera e tantomeno l'inceneritore, certamente si allungherebbero i tempi per l'avvio della produzione, con il rischio di perdita occupazionale per quanti sono già stati assunti.
Ai prossimi lavori per la Via parteciperà in Conferenza dei Servizi l'Ats e l'obiettivo è di raggiungere i migliori benefici sia per l'ambiente, impiantistici, di compensazioni ambientali e di chiarezza di controllo delle emissioni con la partecipazione anche dei cittadini. In questa direzione va anche l'intenzione del Comune di Mantova di istituire un Osservatorio dell'Aria. Qualora non dovessimo condividere gli esiti della Valutazione di Impatto Ambientale, non esiteremo a impugnare di nuovo il provvedimento."
Un risultato giudicato positivamente da tutti i protagonisti della conferenza odierna che lo ritengono un punto di partenza favorevole per ottenere ulteriori miglioramenti. L'avvocato Gianolio, precisando i termini giuridici dell'iter cautelativo intrapreso, ha evidenziato il fatto che "l'inceneritore trae origine e legittimazione da un'autorizzazione pregressa (allora di competenza della Regione), confermata nel 2014. I ricorsi presentati dai Comitati rimangono attivi contestando la validità delle autorizzazioni del 2016 e 2017 e, se accolti, alla proprietà rimarrà l'autorizzazione del 2014 da cui partire per eventuali aggiornamenti".
"Si ripartirebbe dalle dimensioni autorizzate nel 2014 – ha puntualizzato il sindaco Palazzi – Il risultato ottenuto con l'Aia 2017, considerando che si fa la Via tramite la quale vogliamo ottenere ulteriori miglioramenti e che nessuno ci vieta, se non soddisfatti, di impugnare il provvedimento, è il migliore possibile.
Non bisogna dimenticare che la Burgo aveva e ha l'inceneritore. Far credere ai cittadini che oggi siamo in presenza di uno stabilimento senza inceneritore è una bugia. Questa è la realtà e chi amministra deve fare i conti con la realtà . Volevamo la Via e l'abbiamo ottenuta, ma oltretutto con il termovalorizzatore più che dimezzato. E' un successo, ma puntiamo a fare ancora meglio. Proporremo un osservatorio per monitorare le emissioni coinvolgendo non solo le istituzioni ma anche i rappresentanti dei comitati che hanno presentato i ricorsi".
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