Mantova, Palazzi nuovo sindaco: 'Ora cambiamo tutto'. Sodano fra i primi a complimentarsi. A Viadana vince Cavatorta (Lega)

MANTOVA, 15 giu. - Mattia Palazzi è il nuovo sindaco di Mantova. Il ballottaggio gli ha sorriso e fin dalle prime sezioni scrutinate si è capito che per Paola Bulbarelli il divario sarebbe stato incolmabile. Il candidato del centrosinistra ha ottenuto il 62,56% dei voti contro il 37,44% della sua avversaria esponente del centrodestra.

A Viadana vince Giovanni Cavatorta (Lega) con il 68,71% dei voti. Il suo sfidante, Nicola Federici del centrosinistra, si è fermato al 31,29%.

"Ora dobbiamo cambiare tutto" è stata la prima dichiarazione di Palazzi che ha seguito l'andamento degli scrutini nella sede del suo comitato elettorale in corso Vittorio Emanuele, circondato da moltissimi sostenitori. "Abbiamo una grande responsabilità - ha proseguito il nuovo sindaco di Mantova -  adesso ho bisogno di tutti voi. Godiamoci questa vittoria". Subito dopo la certezza della vittoria davanti alla sede si è scatenata la festa e Palazzi è andato a scaricare la tensione con un un brindisi al bar. 

Tutt'altro umore, ovviamente, nella sede di Paola Bulbarelli. Il centrodestra paga l'inchiesta giudiziaria nella quale è stato coinvolto il sindaco uscente, Nicola Sodano (fra i primi a complimetarsi con Palazzi al telefono), che sarebbe stato il candidato naturale e paga anche i parecchi contrasti interni alla coalizione a sostegno di Paola Bulbarelli.

"I demeriti sono anche nostri - ha spiegato Giuliano Longfils di Forza Italia e presidente uscente del consiglio comunale - e forse la scelta del candidato è stata un po' frettolosa. Palazzi, d'altro canto, avrà il suo bel da fare per mantenere in equilibrio Pd e lista gialla, vera vincitrice di queste elezioni".

ASTENSIONISMO RECORD. Preoccupante, in ogni caso, la bassissima percentuale di persone aventi diritto che si sono recate alle urne. A Mantova ha votato soltanto il 43,35%, 16.401 votanti. Una percentuale fra le più basse che si ricodano negli ultimi anni. Un segno della disaffezione verso la politica da parte della gente. Un segnale che il nuovo sindaco non potrà non tenere in considerazione.

A Viadana è andata leggermente meglio. Alle urne il 51,92% degli aventi diritto.