Disturbi dell’alimentazione: l’impegno di Asst nella cura integrata e nella continuità terapeutica Il 15 marzo la giornata nazionale del fiocchetto lillà . Equipe multidisciplinari e percorsi dedicati per l’età evolutiva e per gli adulti
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- Creato 14 Marzo 2025
- Pubblicato 14 Marzo 2025
MANTOVA, 14 mar. - Il 15 marzo si celebra in tutta Italia la 'Giornata nazionale del fiocchetto lillà ', dedicata alla consapevolezza e alla lotta contro i disturbi dell'alimentazione o disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, tra cui l'anoressia nervosa, la bulimia nervosa, il binge eating disorder, la vigoressia, il disturbo evitante/restrittivo dell'assunzione del cibo.
Questa data ci offre l'occasione per riflettere sulla complessità di patologie che, oltre a colpire la dimensione fisica, minano in profondità anche quella psichica ed emotiva. A sostegno della cura e della lotta al fenomeno dei disturbi alimentari, Regione Lombardia ha approvato la Legge 2 del 23 febbraio 2021, 'Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie'.
Nel 2023 ATS della Val Padana ha individuato ASST Mantova quale hub-centro di riferimento per il proprio territorio (Province di Cremona, Crema e Mantova), in considerazione del modello di cura e prevenzione integrato, capace di seguire il paziente lungo tutte le tappe della malattia e del percorso di guarigione.
Un quadro di emergenza sanitaria e sociale
I dati epidemiologici, sia nazionali sia regionali, confermano la necessità di un intervento coordinato. A livello mondiale, si stima che oltre 16 milioni di persone siano affette da anoressia nervosa o bulimia nervosa; in Italia, i soggetti con un disturbo dell'alimentazione sono circa 3 milioni. Dal 2019 al 2023 in Lombardia sono stati registrati 14.905 casi di disturbo della nutrizione e dell'alimentazione. Le diagnosi più comuni sono: anoressia nervosa (7.136 casi); bulimia nervosa (2.718 casi); disturbi alimentari non altrimenti specificati (6.882 casi). Tuttavia, le cifre reali potrebbero essere ancora più alte, poiché molti non accedono ai servizi di cura o lo fanno in ritardo, aumentando il rischio di complicanze e cronicizzazione.
L'anoressia nervosa, in particolare, presenta il più alto tasso di mortalità tra le patologie psichiatriche, rendendo la precocità della diagnosi e la continuità terapeutica elementi decisivi per evitare evoluzioni sfavorevoli. L'età di esordio si colloca in genere tra i 14 e i 19 anni, ma sono sempre più frequenti casi ad esordio infantile. La bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating disorder) rappresentano, a loro volta, condizioni cliniche invalidanti, che necessitano di un approccio integrato tra nutrizione, psiche e contesto familiare e relazionale.
La precoce presa in carico specialistica e la continuità delle cure rappresentano i fattori prognostici più importanti. La precocità del percorso di cura si associa a percentuali di guarigione del 70-80 per cento. Quando, invece, i ragazzi accedono tardivamente al trattamento aumenta notevolmente il rischio di cronicizzazione arrivando anche a punte del 60 per cento in alcuni studi.
I Servizi per i disturbi della nutrizione e dell'alimentazione di ASST Mantova.
L'ASST di Mantova ha iniziato nel 2003 a strutturare percorsi dedicati: uno rivolto all'età evolutiva e uno all'adulto. Entrambi i percorsi si fondano sull'attività di equipe multiprofessionali e multidisciplinari dedicate. L'equipe per l'età evolutiva (pediatra, neuropsichiatra, psicologo, dietista, educatore) opera nella struttura complessa di Pediatria del presidio di Borgo Mantovano e segue ragazzi e famiglie attraverso percorsi ambulatoriali, in regime di macroattività ambulatoriale complessa o con ricovero ordinario. L'equipe multiprofessionale e multidisciplinare dell'adulto è composta da psichiatri, psicologi, internista, dietista, educatori, infermiera specializzata, che operano nel Centro psico sociale di Viale della Repubblica, a Mantova.
L'ASST Mantova offre i seguenti servizi:
Ambulatori dedicati: a Borgo Mantovano per i minori, al centro psico sociale di Mantova, per chi ha superato i 18 anni.
Macroattività ambulatoriale complessa: per l'età evolutiva, in cui si integrano visite pediatriche, valutazioni nutrizionali, psicoterapia individuale, incontri educativi e sostegno familiare.
Percorsi semiresidenziali o ambulatoriali intensivi che prevedono le seguenti attivitÃ
percorsi di gruppo per familiari secondo il New Maudsley Model (Treasure et al., 2007). Questi gruppi per genitori e familiari (anche fratelli e sorelle maggiorenni, fidanzati o mariti, mogli e così via) costituiscono un importante aiuto in un'ottica di collaborative caring;
pasti assistiti in struttura, al domicilio (osservazione delle dinamiche familiari e intervento psicoeducativo allargato all'intera famiglia), in contesti sociali esterni (bar, ristorante e così via);
psicoterapia gruppale DBT e CBT;
percorsi mindfulness e mindful eating;
percorsi di psicoeducazione con esperti (ad esempio chef stellato);
laboratori focalizzati sulla dispercezione corporea;
laboratori artistici e teatrali.
Ricoveri ospedalieri
Servizi per la 'transition' dai 14 ai 25 anni: Mantova, un modello pionieristico
Queste patologie sono molto complesse e invalidanti. Chi ne è affetto fonda tutta la propria stima di sé sulla capacità di controllare in modo ossessivo e marziale il proprio peso e le proprie forme corporee. L'anoressia nervosa non ischeletrisce soltanto il corpo, ma anche la soggettività , la vita affettiva, la capacità di sognare e realizzare un futuro: i giorni diventano ripetizione compulsiva di rituali alimentari, di condotte di eliminazione (vomito autoindotto, abuso di lassativi e diuretici e così via), di iperattività fisica sino allo sfinimento. Si stima che servano dai 5 ai 10 anni per sentirsi realmente liberi da questa prigionia psichica, quindi, in grado di rispettare sé stessi sottraendosi a quella feroce autosvalutazione che è il sintomo principale dell'anoressia.
La separazione tra servizi per l'età evolutiva e servizi per l'adulto, il cambiamento a 18 anni dell'equipe di riferimento rappresenta una notevole criticità , perché l'adolescente è ancora in una fase estremamente instabile dell'iter di cura.
L'idea di base del percorso dedicato alla transition 14-25 anni è garantire la continuità di cura, mantenendo figure professionali stabili – in particolare lo psicologo individuale, lo psicoterapeuta familiare e il dietista – che possano seguire il ragazzo o la ragazza anche dopo la maggiore età .
Durante il congresso internazionale che si è tenuto 15 novembre 2024 al Mamu, il professor Fernandez-Aranda, uno dei massimi esperti mondiali, ha sottolineato a più riprese come questa innovazione faccia di Mantova un'avanguardia a livello nazionale ed internazionale.
L'eredità di Paola Accorsi e la nascita di ABEO Lilla
Da anni, per quanto riguarda l'età evolutiva, il reparto di Pediatria di Borgo Mantovano diretto da Paola Accorsi - scomparsa nel 2024 - rappresenta un importante centro di riferimento. La dottoressa Accorsi ha dedicato la propria carriera allo sviluppo di un percorso terapeutico-riabilitativo multidisciplinare di grande valore, in grado di coniugare la cura medica con un approccio umano ed empatico verso i ragazzi e le loro famiglie.
Grazie alla collaborazione con Paola Accorsi e la sua struttura è nato ABEO LILLA, un progetto dedicato ai ragazzi con disturbo della nutrizione e dell'alimentazione e alle loro famiglie. Dal 1995 ABEO Mantova rappresenta un esempio concreto di come il volontariato possa affiancarsi alle istituzioni sanitarie, offrendo supporto ai pazienti e alle loro famiglie, organizzando iniziative di sensibilizzazione e contribuendo a finanziare progetti di ricerca e di miglioramento dei servizi.
L'importanza di un approccio multidisciplinare e territoriale
L'esperienza di Mantova e di Borgo Mantovano sottolinea come i disturbi dell'alimentazione richiedano un approccio che vada oltre la semplice dimensione clinica. È fondamentale il coinvolgimento delle famiglie – spesso sconvolte e impreparate a gestire i comportamenti restrittivi o bulimici dei propri figli – e del contesto scolastico e sociale, al fine di riconoscere precocemente i segni di disagio. In quest'ottica, l'ASST di Mantova e l'ATS della Val Padana promuovono momenti formativi e di sensibilizzazione rivolti a pediatri di libera scelta, medici di medicina generale, insegnanti e associazioni di volontariato, con l'obiettivo di costruire una "rete di protezione" capace di intercettare i sintomi d'allarme ed evitare il ritardo diagnostico.
La Giornata del Fiocchetto Lillà e la cultura della prevenzione
La Giornata Nazionale del Fiocchetto Lillà , istituita ufficialmente nel 2018, è un'occasione per ricordare che i disturbi dell'alimentazione sono sì malattie complesse, ma anche che la società ha il dovere e la possibilità di creare un ambiente meno ossessionato dai canoni estetici estremi e più aperto all'ascolto del disagio. Le istituzioni, la scuola, la famiglia e il mondo dei media possono collaborare per diffondere messaggi positivi, rispettosi della pluralità dei corpi e delle identità , scongiurando l'imitazione di modelli di magrezza malsana che ancora oggi esercitano una pressione devastante sui giovani.
La sensibilizzazione non deve fermarsi alla singola giornata: sebbene il 15 marzo rappresenti un punto di attenzione mediatica, il lavoro sul territorio dura tutto l'anno. Progetti educativi, corsi di formazione, convegni e percorsi di cura integrata sono le tessere di un mosaico che mira a riportare questi disturbi nel raggio di un intervento precoce ed efficace.
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