La ricetta anti-crisi: Mantova e la Lombardia si aggrappano all'export

Dettagli

Creato 28 Febbraio 2013

Pubblicato 28 Febbraio 2013

Aggrappati all'export. Chiusa l'analisi del quarto trimestre 2012, è questo il cuore dei dati che forniti dalla Camera di Commercio di Mantova in concerto con Confinudustria. Le vendite all'estero pesano sempre di più (+0,7%) incidendo per il 31% sul fatturato totale delle aziende mantovane.

E sebbene l'export possa dirsi una boccata d'ossigeno per gli imprendiitori della nostra provincia, in un periodo di declino dei consumi interno (-0,8%), esso non è in grado di farsi carico da solo della congiuntura economica negativa che stiamo vivendo: -0,2% alla chiusura dell'anno, tendenza negativa protrattasi per tutto il 2012, per poi essere mitigata dal +0,7% di chiusura d'anno, dicono i risultati dell'indagine. Un dato che, scomposto settore per settore, suscita decisamente più preoccupazione: produzione di minerali non metalliferi (che è collegata all'edilizia) -11,2%, abbigliamento -10,7%, legno-mobilio -6,2%, mezzi di trasporto -5,8%. Solo pochi comparti della produzione salvano la faccia, come gli alimentari che perdono "solo" l' 1,5%.

A confermare questi numeri, in sé forse sterili, le aspettative degli imprenditori mantovani per il 2013, che confermano le perplessità circa la capacità del mercato di uscire dalla stagnazione dei consumi domestici. Specchio di questo mood, un'occupazione in saldo negativo, sebbene paragonabile a quello del 2011, che vede uno 0,2% di disoccupati in più.

Nella scia delle frenate produttive, per usare un eufemismo, si aggiunge l'artigianato. Seppure in ripresa nell'ultimo trimestre del 2012 con un ottimo +11%, questo trend positivo si aggiunge ad un tracollo di pari entitĂ  nei tre mesi precedenti, per concludere con una variazione media annua in picchiata (-8%) rispetto al 2011. E' il dato peggiore della Lombardia (la quale presenta comunque una media di poco inferiore, con un -7,3%).

Che possa considerarsi una panacea o meno, tuttavia, proprio in merito al confronto con i dati medi regionali, Mantova risulta essere una Provincia virtuosa: nel 2012 il calo della produzione media è stato del 2,2% contro il 3,7% del dato lombardo. Ancora, positiva, se così si può dire, l'analisi dell'ammontare di investimenti operati dalle aziende: 52,7% contro la media regionale che si assesta al 51% (nonostante le previsioni per il 2013 vedano comunque un imminente arresto a 47 della statistica).

Fatti salvi i confronti, resta un'enorme incertezza sul futuro. Proprio gli investimenti pesano, in volume sul fatturato annuo, solo per il 3,7%. Segno di un atteggiamento imprenditoriale che non può che essere conservativo. Ecco allora che per invertire la rotta, commenta il Presidente della Camera di Commercio di Mantova Carlo Zanetti, potrebbe servire proprio l'export. "Nell’ultima analisi del manifatturiero emerge qualche segnale incoraggiante. La variazione congiunturale lombarda è tornata positiva dopo cinque trimestri consecutivi negativi" - dice Zanetti per poi continuare: "degli indicatori mantovani sono aumentati il fatturato [+1% n.d.r.] e gli ordini esteri. La quota di fatturato estero cresce ulteriormente, arrivando al 31%, e le scorte diminuiscono. Da questi segnali vorremo poter leggere delle indicazioni che l’andamento economico della manifattura mantovana e di quella lombarda stia cambiando rotta, o quanto meno che sia entrato in una fase di arresto della caduta".

Export che crei la ricchezza necessaria per rilanciare investimenti e produzione mantovana, questo è il succo. In un paese che fa dell'export una componente trainante della sua economia.

Nicola Roli