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Mantova, prima donazione di organi da donatore a cuore fermo. Al Carlo Poma prelievo e trapianto di fegato, grazie a una procedura complessa che ha coinvolto molti professionisti in un lavoro di squadra

Mantova OspedalePoma CoordinamentoDonazionediOrgani1MANTOVA, 04 gen. - Prima donazione di organi da donatore a cuore fermo a Mantova. È stata effettuata a ottobre con successo all'ospedale Carlo Poma, attraverso un encomiabile intervento multidisciplinare, con il coinvolgimento del centro Ecmo Team di Brescia e del centro trapianti fegato di Bergamo, che ha permesso il prelievo e il successivo trapianto di fegato.

Si tratta di una pratica che negli ultimi anni sta conoscendo un ampio e importante sviluppo, in modo da favorire l'aumento dei trapianti di organi e tessuti a livello nazionale, ma anche mondiale.

La procedura eseguita in Asst Mantova ha richiesto molti mesi di preparazione, in termini di stesura e verifica della sua fattibilità. In via propedeutica, si sono maturate esperienze a Cremona e Legnano, oltre a una simulazione aziendale che ha visto la partecipazione dei vari operatori con un ruolo attivo. Importate il sostegno del Coordinamento Regionale di Procurement, che ha messo a disposizione un sanitario per due giorni, sia per la simulazione che per la procedura vera e propria.

Il Coordinamento Ospedaliero di Procurement dell'ASST Mantova è grato "a tutti i professionisti che a vario titolo sono intervenuti nella creazione, organizzazione e messa in pratica di questa complessa procedura, che ha visto impegnati Rianimazione, Blocco Operatorio, Direzione Sanitaria, Laboratorio Clinico, Radiologia, Medicina Trasfusionale, Cardiologia, Chirurgia Vascolare, Cardiochirurgia, Anatomia Patologica, Autisti".

Un ringraziamento particolare è arrivato dal Coordinamento Regionale di Procurement, nella persona del direttore Marco Sacchi, che ha scritto in una lettera: "La collaborazione e la sinergia di tutta la rete ha reso possibile il primo caso di donazione a cuore fermo a Mantova, dopo un'impegnativa costruzione di un percorso di donazione. È stato possibile prelevare e trapiantare con successo il fegato. I ritorni di chi ha lavorato al caso ci restituiscono un clima di grande collaborazione fra tutto il personale presente, indice non solo del 'saper fare', che diamo per noto, ma anche di un 'saper essere' nel lavoro a beneficio della donazione e della rete trapianti".


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