Test per guida turistica: la Provincia ammette lo scivolone, tutto da rifare

MANTOVA - Alla fine la Provincia hariconosciuto la gaffe. Ci ha messo, forse, un po' troppo tempo (la decisione è arrivata ieri) ma tutto si è concluso per il meglio: erano i primi di gennaio quando, a Palazzo di Bagno, sono arrivate le prime contestazioni di ragazzi inferociti per la densità immane di errori contenuti in un quiz per loro importantissimo, la prima parte dell'abilitazione a guida turistica. La quasi totalità dei partecipanti era stata infatti esclusa, ma lamentava un test zeppo di ambiguità, imprecisioni, nel quale Castellaro Lagusello diventava Castellano Lagusello, mentre Palazzo Ippoliti diveniva grande opera seicentesca.

Daccapo, rifare il test. Questo ha deciso la direzione provinciale di Petterlini dopo diversi consigli, l'ultimo dei quali, il decisivo, tenutosi ieri. Dalla riapertura dell'istruttoria, il 28 gennaio, a ieri erano state, in verità, sondate diverse ipotesi: si parlava di fare un unico orale per tutti gli esaminandi, successivamente di considerare valide le domande "sane" del test per poi ponderare i punteggi, ma alla fine si è giunti alla conclusione più logica. Del resto, uno dei criteri sulla base dei quali il consiglio si è trovato a fare i conti era, naturalmente, quello dello stupore che, nel mentre della prova, aveva colpito gli studenti, con conseguente perdita di concentrazione e tempo, che aveva, come si può immaginare, inficiato il test della maggioranza delle persone.

Dopo aver pagato 70 euro di iscrizione ed essersi visti bocciare ingiustamente, 28 giudicati non idonei hanno l'hanno quindi spuntata, anche se Marco, classe '92, lamenta di "non capire tutte queste titubanze su una questione chiara ed eclatante". Un mese è difatti già trascorso e i candidati dovranno aspettare altro tempo ancora per la fissazione di nuove date, sperando di non trovarsi ancora dinnanzi ad un test ammuffito.

A tal proposito, la Provincia ha deciso di modificare la Commisione d'esame, nella quale figuravano personalità di spicco come Gianni Petterlini - dg provinciale -, Italo Scaietta - ex presidente di Italia Nostra, ora presidente degli Amici di Palazzo Te -, Paola Sabbadini - docente al Bonomi, indirizzo turistico: "si deve rilevare che non sono in discussione la competenza professionale, nè la buona fede dei commissari. Nondimeno, per ragioni di opportunità legate campagna mediatica scatenatasi sulla vicenda, si ritiene di nominare nuova commissione al fine di consentire il sereno svolgimento delle prove", si legge nella determinazione.

Mentre Pastacci sbandiera "la tempestività e la trasparenza con cui si sono date le risposte" e i ragazzi smaltiscono l'arrabbiatura lamentando, al contrario, ritardo e levate di scudi come demoralizzati personaggi beckettiani, sfiduciati dall'immobilismo provinciale, finalmente ora su ogni falla è stata posta una pezza.

Nicola Roli