Mantova Calcio, crisi infinita e sospetti di strane infiltrazioni. Si muove anche la politica

MANTOVA, 6 lug. - La confusione di personaggi creatasi attorno al Mantova Calcio, le cui speranze di rimanere in Lega Pro (o serie C) sono ridotte al lumicino, hanno fatto muovere anche la politica.

Ieri, mercoledì 4 luglio, l'onorevole del Pd, Marco Carra, ha scritto al ministro dello Sport Luca Lotti mentre il suo omonimo consigliere regionale, sempre del Pd, ha portato il caso davanti alla Commissione regionale antimafia.

A far drizzare le antenne ai politici mantovani impegnati ai livelli più alti degli organismi rappesentativi è stata la recente notizia, diffusa dal Corriere della Sera, dell'ingresso nella società dell'Associazione Calcio Mantova di personaggi in affari con familiari del boss dei Casalesi Antonio Iovine. In particolae ha fatto molto rumore la cessione delle quote di Andrea Barberis ad Antonio Palmieri che è risultato essere in affari con la sorella di Iovine e suo marito. Barberis, attraverso un comunicato, aveva detto di non sapere che Palmieri fosse in affari con familiari del boss e ha anche assicurato che si sarebbe ripreso le quote cedute.

L'onorevole Marco Carra, visto l'evolversi della situazione scoietaria del Mantova Calcio, sempre più vicino al fallimento e circondato da personaggi poco trasparenti, ha deciso di scrivere al ministro Lotti affinnché venga sollecitato "un approfondito controllo delle dinamiche societarie in atto, perché questo territorio e questo sport di tutto hanno bisogno fuorché di inquietanti infiltrazioni".

Anche il suo omonimo consigliere regionale del Pd nella giornata di ieri ha deciso di interessare del fatto il presidente della commissione antimafia Gian Antonio Girelli: "Ne ho parlato subito con il collega presidente Girelli che mi ha assicurato il suo interesse per la vicenda – dichiara Carra -. Mi farà sapere a breve come intende trattarla ma ho appreso che non si tratta di un caso del tutto singolare. L'attenzione verso il mondo dello sport e in particolare del calcio da parte delle organizzazioni malavitose è un fenomeno già riscontrato negli ultimi anni, anche se il caso del Mantova calcio, tuttora a rischio di fallimento, sembra avere contorni peculiari. A maggior ragione varrà la pena che la commissione, proprio partendo dal caso di Mantova, metta sotto osservazione tutte le commistioni tra il mondo sportivo e le realtà mafiose".

Come si diceva, sono sempre più flebili le possibilità che la squadra possa partecipare al prossimo campionato di Serie C. Ieri scadeva il termine per presentare la fideiussione da 350mila euro, ma, anche se questa dovesse essere presentata, c'è poi il nodo del 7 luglio quando dovranno essere versati oltre 850mila euro per ripianare il debito, pena altri punti di penalizzazione. Il presidente De Sanctis e l'ad Folgori continuano a dire di essere in trattativa per sistemare tutti i conti. ma, al momento, di fatti concreti se ne sono visti pochi.