Cda Tea, Forza Italia chiede a Palazzi di rimuovere Voceri: 'è incompatibile con la carica'

MANTOVA, 7 ago. - Quella nomina all'interno del nuovo Consiglio di Amministrazione di Tea è da rivedere, valutare e, probabilmente, da revocare.

La carica in questione è quella del vicepresidente Enrico Voceri che, secondo i consiglieri comunali di Forza Italia (Longfils, Baschieri e Gorgati) potrebbe essere in contrasto con quanto stabilito dall'articolo 5, comma 9, del Dl 95/2012, come modificata dall'articolo 6, commi 1 e 2, del Dl 90/2014.

Norma che, nella fattispecie, prevede il divieto per le Pubbliche Amministrazioni di conferire, a soggetti lavoratori privati o pubblici, collocati in quiescenza, cariche in organi di governo delle società da esse controllati. La stessa normativa per i soggetti pensionati prevede incarichi e collaborazioni solo a titolo gratuito. E, da ultimo, sempre la stessa legge evidenzia chela nomina in Cda, in particolare, rientra nell'ambito del divieto indipendentemente dalla qualifica in virtù della quale il soggetto in quiescenza sia stato nominato (per esempio, in qualità di esperto o rappresentante di una determinata categoria), dato che il Cda ha comunque funzioni di governo dell'Ente/Società pubblica.

In sostanza "viene tracciato - scrivono i consiglieri forzisti - un divieto generico per i soggetti in quiescenza di ricoprire la carica di amministratori nelle società a partecipazione pubblica di controllo, indipendentemente e senza distinguere se gli stessi siano già stati dirigenti pubblici o semplici professionisti privati specificatamente competenti a rivestire detti incarichi".

Nonostante ciò, l'Assemblea dei soci di Tea Spa, "basandosi su una chiara indicazione del sindaco di Mantova" ha conferito l'incarico di vice presidente al dr. Enrico Voceri, "soggetto risultante in stato di quiescenza" sempre secondo quanto scritto nell'interrogazione. Quindi, rebus sic stantibus, secondo i consiglieri di Forza Italia "la predetta Assemblea ha disatteso l'interpretazione letterale della norma ed ha proceduto alla designazione di un soggetto già in quiescenza nell'organo amministrativo della società con partecipazione di controllo – Tea Spa".

Secondo quanto stabilito dalla circolare n. 6/2014 del Ministero della Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, poi, "Per quanto riguarda gli incarichi dirigenziali o direttivi e le cariche, va poi rilevato che l'ambito di applicazione del divieto è più ampio rispetto al novero delle amministrazioni nominanti, in quanto la disposizione fa riferimento anche agli enti e alle società controllate: gli incarichi e le cariche, rientranti tra i tipi vietati, sono dunque vietati anche qualora siano conferiti presso enti e società controllate, anche indirettamente, dalle amministrazioni indicate nel paragrafo 3".

In virtù di tutto ciò, i consiglieri chiedono al sindaco Palazzi di precisare se il dr. Enrico Voceri, soggetto a cui è stato conferito l'incarico di vice presidente della società pubblica Tea spa, "sia oggi un lavoratore professionista collocato in quiescenza che percepisce due trattamenti pensionistici".

Chiedono al primo cittadino anche di precisare, in caso di risposta affermativa al punto sopra, "se esista una normativa che consenta di derogare la disposizione di cui all'articolo 5, comma 9, del Dl 95/2012, come modificata dall'articolo 6, commi 1 e 2, del Dl 90/2014".

Inoltre, i consiglieri forzisti vogliono sapere dal sindaco se Voceri svolga l'incarico a titolo gratuito e, in caso contrario, l'esatto importo annuo percepito per la carica conferita. Da ultimo, nell'interrogazione si chiede a Palazzi se, nel caso Voceri percepisca gli emolumenti previsti per la copertura dell'incarico di amministratore di società pubblica, intenda rimuoverlo dalla carica conferita.