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Quando è festa, è festa

Islanda Reykjavik Vista5Lo scorso 25 Dicembre, sul gruppo Facebook Italiani d'Islanda, un tizio ha lanciato un appello: sapete dirmi dove posso OGGI comprare le sigarette? Probabilmente era nuovo di queste parti e non sapeva che qui, le feste, sono ancora feste.

Non che il periodo natalizio non sia l'apice del consumismo. Negli ultimi giorni prima della Vigilia i negozi sono aperti fino alla sera tardi e le aperture domenicali per supermercati e grande distribuzione sono la norma per tutti i dodici mesi dell'anno.

Esiste ancora peró un limite ancora invalicabile, una regola che delimita l'essenziale dal superfluo, il vitale dall'abitudine. Nel primo pomeriggio della Vigilia i supermercati chiudono, gli autobus si fermano, le strade si svuotano e alla stragrande maggioranza degli islandesi é concesso il privilegio di passare quelle poche decine d'ore di feste in famiglia.

E se il tizio che aveva dimenticato le sigarette deciderá di passare a Reykjavík le ultime ore dell'anno, stia attento a non commettere il mio stesso errore. Il primo Capodanno passato qui, infatti, approffitai del bel tempo per andare in cittá ad assistere ai tanti pubblicizzati fuochi d'artificio di fine anno a Reykjavík. Pensai di partire in anticipo, fermarmi a mangiare qualcosa in qualche locale del centro e poi salire sulla collina da dove assistere allo spettacolo pirotecnico. Pessima idea.

Non vi era nulla aperto, a parte i ristoranti degli hotel ingolfati di turisti. Solo dopo mi fu spiegato che qui, per tradizione, si esce solo dopo la mezzanotte. Ma, tradizione o no, rimane il fatto che i potenziali clienti esistono (quantomeno i turisti e i numerosi stranieri che vivono a Reykjavik), ma non importa. Che sia regola scritta o solo una convenzione non saprei dire, ma il risultato é che qui, quando é festa, é festa. Anche in tempi di disoccupazione. Anche in tempo di crisi economica. Con tanti saluti al mito della della deregolarizzazione come antidoto al calo dei consumi tanto caro al pensiero dominante italico del nuovo milllenio.

(g.f.)


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