AnimandoMantovaWinter, la rassegna di Teatro di Figura e laboratori per tutti. Dal 15 novembre al 20 dicembre

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Creato 13 Novembre 2024

Pubblicato 13 Novembre 2024

MANTOVA, 13 nov. – Prende il via venerdì 15 novembre la rassegna di spettacoli di AnimandoMantovaWinter, il progetto proposto per la stagione invernale da Piccola Impresa Teatrale Le stanze di Igor con la direzione artistica del Centro Teatrale Corniani.

Iniziativa che ha come finalità la partecipazione libera e gratuita delle cittadine e dei cittadini di Mantova di ogni età in luoghi e sedi di aggregazione, di cultura e di socialità, per far conoscere e trasmettere in modo diretto la cultura del teatro di figura, come elemento di compartecipazione culturale e sociale.

Una delle peculiarità di questo progetto è il coinvolgimento delle persone con problemi di disabilità coinvolgendo gli ospiti del centro ANFFAS di Mantova a cui saranno dedicati alcuni spettacoli e laboratori, sia all'interno della sede ANFFAS di Mantova, aperto a parenti ed eventualmente, in accordo con gli operatori, anche alla cittadinanza, sia in altre location individuate, tra cui la Sala Cavalli di Palazzo Te e sedi dei quartieri mantovani.

La rassegna si sviluppa nei mesi di novembre e dicembre per la direzione artistica di Maurizio Corniani del Centro Teatrale Corniani, che si potrà avvalere di personale proprio per gli aspetti tecnici logistici e di comunicazione. Il programma prevede interventi teatrali e laboratori che verranno effettuati con spettacoli del teatro tradizionale di burattini, teatro di figura, arte therapy, grandi pupazzi a vista, con interventi musicali dal vivo. 

PROGRAMMA:

• I TRE PORCELLINI Centro Sociale M.Hack 15/11/2024 h.16.30; (CentroteatraleCorniani);
• LABORATORIO COSTRUZIONE BURATTINI; Centro Anffas Mantova 21/11 h.10.30
• I MUSICANTI DI BREMA Centro Anffas Mantova 21/11 h.16.00; (Le Stanze di Igor) 
• LABORATORIO COSTRUZIONE FIGURE DI TEATRO Centro Anffas Mantova 28/11 h.10.30
• ARLECCHINO AL RITORNO DELLA GUERRA Centro Anffas Mantova 28/11 h.15.00 (TeatroGioChetto);
• BALLATE E SONATE COI BURATTINI; Sala Parrocchiale Formigosa 7/12 h.18.00 (CentroteatraleCorniani);
• ARLECCHINO E LA NOTTE DI S. LUCIA; Centro Sociale Valsecchi 13/12 h. 18.30 (TeatroGioChetto);
• FAGIOLINO SERVO DI 2 PADRONI 16/11 h.18.00 Teatro Parrocchiale S. Pio X° (CentroteatraleCorniani);
• STORIE DI NANI E DI GIGANTI; Sala Spazio Te Palazzo Te 14/12 h.18.30 (CentroteatraleCorniani)
• IL CANTO DI NATALE DI C. DICKENS; Sala Cavalli Palazzo Te 20/12 h.18.30 (CentroteatraleCorniani- Le Stanze di Igor)

I laboratori, gratuiti, saranno rivolti a adulti e piccini, dai 3 ai 99 anni di età. Un'attenzione particolare sarà rivolta agli ospiti di ANFFAS Mantova, sia con un laboratorio all'interno della sede dell'associazione, sia in altre location tra quelle indicate in questo progetto, e se possibile in alcuni ambienti di di Palazzo Te, cercando di coinvolgere, partecipare e socializzare all'evento bambine e bambini insieme agli ospiti di ANFFAS.

Info e contatti:

Centro Teatrale Corniani: cell. e Whatsapp 3405852007

Teatro di figura è quella particolare arte teatrale che utilizza burattini, marionette, pupazzi, ombre, oggetti, come protagonisti dello spettacolo teatrale e segni di un linguaggio fortemente visivo e sensoriale. Il termine "teatro di figura" si è affermato in Italia alla fine degli anni '70, come termine generico e riassuntivo, sostituendo "teatro di animazione", Nel termine "teatro di figura", analogamente a molte altre lingue e culture si riassume così il concetto di un'azione teatrale specifica e quello, corposo, dei manufatti ad essa necessari, appunto le "figure". Tra le tecniche più famose ci sono i burattini a guanto, o a bastone (marotte), le marionette a fili o a bastone (pupi), i fantocci e i pupazzi, gli oggetti, le ombre e le silhouette, il teatro nero e il bunraku.

La drammaturgia del teatro di figura deve le sue caratteristiche peculiari, nella sua forma, all'originalissimo linguaggio di base (con una sua grammatica precisa di segni e movimenti) derivante dal suo supporto materiale: la mano e le dita. Le "teste di legno" e i loro compagni d'ombre, nelle loro forme "radicali" e primordiali sono esistiti da sempre (da quando l'evoluzione dei movimenti della mano li ha generati). Hanno preso in prestito caratteri, maschere e tipologie narrative da altri aspetti "più forti" del teatro, della religione e della cultura a loro contemporanei.

La presenza del TEATRO di ANIMAZIONE dei BURATTINI è documentata già nell'antica Grecia, all'epoca di PLATONE, Già allora gli spettacoli dei BURATTINI erano rappresentati con sfondo morale, politico sociale. per quanto riguarda l'arte. Nei decenni successivi alla caduta dell'IMPERO ROMANO, NEL 476 a.c.i burattinai e i loro spettacoli cominciano ad itinerari rappresentando spettacoli, nelle piazze, nelle fiere e nei mercati. E da allora l'arte del Teatro dei Burattini si è diffuso è cresciuto ma con la condizione primaria di parlare con sincerità, semplicità ma sempre con una morale che molto spesso aveva ed ha a che fare con la politica e non solo.

CON QUELLA BOCCA PUOI DIRE QUEL CHE VUOI" i burattinai hanno dato voce e hanno sempre avuto la licenza e la libertà di ironizzare sui difetti del mondo, di pungere il politico e perfino di dare legnate ai potenti. Insomma di parlare ai grandi e ai bambini con un linguaggio istrionico e pungente ma comprensibile. A differenza delle "cugine" Marionette, i burattini, impugnati dal basso, erano rappresentati prevalentemente nelle piazze, nelle fiere dei paesi e proprio per la caratteristica di avere al proprio "interno" quel braccio e quella mano del burattinaio dava a loro la consapevolezza di essere animati e pertanto nella loro testa "di legno" albergava invece, al contrario dell'etimologia del detto indicante una persona stupida, una testa pensante acuta ironica cinica e sarcastica con una forte propensione alla satira "politica e sovversiva"