Rinascimento a Mantova: nuove meraviglie a Palazzo Ducale con l’allestimento permanente del piano terra del Castello di San Giorgio
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- Creato 25 Ottobre 2024
- Pubblicato 25 Ottobre 2024
MANTOVA, 25 ott. – Il percorso di visita di Palazzo Ducale si amplia ulteriormente con l'apertura al pubblico del nuovo allestimento del piano terra del Castello di San Giorgio che, a partire da oggi ospita la collezione di pittura e scultura rinascimentale.
"Rinascimento a Mantova", un allestimento permanente degli ambienti situati sul lato settentrionale del Castello, tra le due torri, che furono abitati dal marchese Francesco II Gonzaga, sottostanti l'appartamento della sua consorte Isabella d'Este. Nelle otto sale che presentano decorazioni databili tra Quattro e Cinquecento, si sviluppa un percorso di grande fascino, coinvolgente, che illustra la straordinaria stagione artistica che iniziò intorno al 1450, quando a Mantova si affermò progressivamente il Rinascimento, incentrato sulla ripresa di forme e ideali classici.
Indiscusso protagonista di questa età d'oro fu Andrea Mantegna, il quale dominò la scena cittadina per tutta la seconda metà del XV secolo, ma il nuovo allestimento espande la visuale affrontando nodi cruciali dell'imporsi del nuovo linguaggio, attraverso il continuo confronto tra pittura e scultura, l'arte che vide a Mantova grandi artisti come Donatello, Luca Fancelli e Pier Jacopo Alari Bonacolsi, detto l'Antico.
Negli spazi, interamente progettati dagli architetti di Palazzo Ducale e realizzati dalla ditta Mimec di Treviso, sono esposti materiali di proprietĂ principalmente statale e civica, grazie anche a un accordo tra Palazzo Ducale e il Comune di Mantova.
Proprio la cultura figurativa affermatasi sotto il governo dei due coniugi costituisce l'ultima tappa del percorso che viene presentato, attraverso artisti cari ai marchesi di Mantova: da Domenico Morone a Francesco Bonsignori, passando per le tentazioni peruginesche di cui è testimone il cosiddetto Maestro di San Vincenzo Martire, probabilmente Bartolomeo Fancelli, e arrivando ad artisti come Gian Francesco Tura, influenzati già dalle novità del Correggio e della "maniera moderna".
Tra i fregi all'antica, le decorazioni "alla moresca" e gli affreschi delle sale, si snoda pertanto un percorso che raccoglie le importanti vestigia di un'epoca che parte dalla metà del XV secolo, quando il marchese di Mantova era Ludovico II Gonzaga, per arrivare al 1520 circa, quando iniziò il governo di Federico II Gonzaga, grazie al quale sarebbe giunto a Mantova Giulio Romano, artefice di un nuovo corso per le arti a Mantova, chiudendo definitivamente l'esperienza mantegnesca.
La nuova esposizione è stata presentata questa mattina nella Sala degli Arcieri di Palazzo Ducale dal direttore del Museo Stefano L'occaso, dal vicesindaco di Mantova Giovanni Buvoli e dagli architetti funzionari del Ducale Antonio Mazzeri e Verena Frignani.
L'esposizione include oltre settanta pezzi: dipinti a tempera, a olio, affreschi strappati, sculture, terrecotte, rilievi in gesso, incisioni: opere di varia natura, che raccontano la straordinaria vivacitĂ culturale e artistica del Rinascimento a Mantova. Molte delle opere esposte, sia dipinti che sculture, sono state appositamente restaurate in vista dell'allestimento (dalle restauratrici del Ducale e da altri professionisti) e sono visibili per la prima volta alcune pitture oggetto di recente acquisizione da parte di Palazzo Ducale.
Sono importanti novità che vengono ad arricchire in via permanente il patrimonio cittadino e Palazzo Ducale e il cui arrivo a Mantova non è stato ancora annunciato, a completamento di una complessa operazione di valorizzazione del patrimonio artistico della reggia gonzaghesca.
Il complesso intervento include anche il restauro degli affreschi nel portico del Castello e vedrà , a breve, la sistemazione del lapidario lì presente, con un'ulteriore selezione di marmi rinascimentali.
"Questo nuovo allestimento – ha dichiarato il direttore Stefano L'Occaso – è per me motivo di particolare orgoglio. Deriva da un progetto che avevo lanciato nel 2022, ma i colleghi hanno raccolto la sfida e l'hanno trasformata, con enorme bravura e capacità , in qualcosa che va ben oltre le mie aspettative. A loro va il mio ringraziamento; abbiamo finalmente reso omaggio a una stagione che ha reso Mantova celebre nel mondo: il Rinascimento".
La nuova sezione rinascimentale fa parte del percorso di visita senza alcun sovrapprezzo rispetto al consueto biglietto d'ingresso, ampliando così il percorso di visita con il cortile del Castello, con i portici e con otto sale del piano terreno.
L'apertura al pubblico avviene oggi, in occasione delle aperture straordinarie serali programmata per venerdì 25 ottobre, a partire dalle ore 19.00 e sabato 26 ottobre dalle ore 18.40 fino alle 23.15 (ultimo ingresso 22.20): venerdì 25 sono visitabili il Museo Archeologico Nazionale e il Castello di San Giorgio, inclusa la Camera degli Sposi al costo di €9, mentre sabato 26 sarà aperto il Castello di San Giorgio con biglietto promozionale di €5.
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