'Marco Polo, i Veneziani e i domenicani dei SS. Giovanni e Paolo', venerdì 19 luglio con Marcello Bolognari a Casa Andreasi
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- Creato 14 Luglio 2024
- Pubblicato 14 Luglio 2024
MANTOVA, 14 lug. – Venerdì 19 luglio, alle ore 21.00, la Casa della Beata Osanna Andreasi ospita l'incontro "Marco Polo, i Veneziani e i domenicani dei SS. Giovanni e Paolo" di cui sarà protagonista Marcello Bolognari, dell'Università Cà Foscari di Venezia.
Nel corso di questo secondo appuntamento della rassegna Serate in Giardino a Casa Andreasi, aperto a tutti, verrĂ presentata la vita veneziana di Marco Polo, il ruolo del convento dei SS. Giovanni e Paolo nella societĂ lagunare e, infine, il valore storico-letterario del legame tra Marco e i domenicani.
Nel 2024 ricorrono i settecento anni dalla morte del celebre viaggiatore veneziano Marco Polo (1254-1324). Rimasto per lungo tempo all'ombra degli anni giovanili passati in Estremo Oriente e in Cina alla corte di Kublai Khan (1271-1295) è il periodo passato da Marco, divenuto ormai un uomo, a Venezia dopo la prigionia genovese terminata nel 1299 in cui scrisse, insieme a Rustichello da Pisa, il Devisement dou Monde o Milione in franco-italiano.
Questi 25 anni in cui il Viaggiatore si muove tra le calli e i rii della sua cittĂ natale sono ricostruibili grazie ad una serie di documenti conservati perlopiĂą all'Archivio di Stato di Venezia.
Le pergamene riguardanti Marco, mercante e capo famiglia dal piglio deciso e talvolta spigoloso, ci permettono di stabilire una relazione profonda con i domenicani del convento lagunare dei SS. Giovanni e Paolo.
Questo cenobio, notissimo a Venezia per essere il 'pantheon della Serenissima', dove cioè hanno trovato sepoltura tra le più importanti personalità della storia cittadina, era infatti l'epicentro di una rete sociale e spirituale che dai chiostri conventuali si irradiava in tutta la città , coinvolgendo alla stessa maniera uomini, donne, nobili, dotti, pescatori, artigiani e stranieri che vivevano in laguna.
Il legame tra Marco Polo e i frati Predicatori veneziani è particolarmente fecondo non solo dal punto di vista biografico, ma anche da quello testuale; insieme a loro, infatti, il Viaggiatore procedette a una revisione in latino del Milione che riporta delle aggiunte e delle novità contenutistiche rispetto alla versione originale redatta a Genova.
Il documento che ha rivelato questo legame, finora inedito ma soprattutto sconosciuto, è stato rinvenuto lo scorso maggio 2020 nel vastissimo Archivio di Stato di Venezia da Marcello Bolognari, dottorando, allora, dell'Università Ca' Foscari.
Si tratta di un atto di straordinaria importanza, datato 31 marzo 1323: Marco è tornato da tempo a Venezia ed essendo uomo di fiducia dei domenicani si presta come testimone per lasciti ed acquisizioni. La pergamena fornisce informazioni sulla vita di Marco Polo a Venezia, finora poco o nulla documentata, nonché delle sue attività e coinvolgimento nella vita religiosa contemporanea, in particolare quella dell'ordine domenicano.
Essa offre un appiglio all'affascinante ipotesi che i domenicani per lui traducessero Il Milione dal volgare al latino al fine di agevolarne la diffusione e renderlo una sorta di guida turistica ante litteram dell'Oriente.
- Casa della Beata Osanna Andreasi, Via Frattini 9, Mantova
- Venerdì 19 luglio, ore 21.00, ingresso libero
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