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Tra ermetismo e preziosa riscoperta, l’omaggio a Domenico Fetti di Raffaella Morselli e David Sayn Calarco

Mantova PalazzoDucale MostraFetti ConferenzaMANTOVA, 25 mag. – Un avvincente descrizione dell'opera e della personalità di Domenico Fetti (1589-1623) è stato offerto da Raffaella Morselli nel corso della conferenza di ieri presso l'Atrio degli Arcieri di Palazzo Ducale durante la quale saranno presentati gli esiti dei più recenti studi sulla figura del pittore di corte del duca Ferdinando Gonzaga.

Studi e approprofondite ricerche che hanno portato alla recente identificazione di un'opera di Fetti di cui finora si conosceva solamente una copia conservata negli Stati Uniti al Walters Art Museum di Baltimora.

Introdotta da Stefano L'Occaso, direttore di Palazzo Ducale, Raffaella Morselli ha tracciato un approfondito ritratto dell'artista che fu chiamato a Mantova nel 1614 e restò al servizio dei Gonzaga per circa otto anni, prima di trasferirsi a Venezia nel 1622. È alla corte mantovana che l'artista ebbe modo di confrontarsi con la straordinaria collezione di opere d'arte dei Gonzaga e di sviluppare le sue ricerche in campo pittorico.

Durante il periodo mantovano realizzò le sue opere più note, tra cui la serie delle parabole e l'immensa "Moltiplicazione di pani e dei pesci", il dipinto che un tempo era nel refettorio di Sant'Orsola e che ora è esposto nella Sala degli Arcieri al museo di Palazzo Ducale e la Madonna col Bambino e Santi presente al Museo Diocesano di Mantova.

quadri FettiDomenico TributoDellaMonetaSull'ermetismo dello stile e del pensiero di Domenico Fetti si è soffermata l'attenzione di Raffaella Morselli esponendo il frutto di approfondite indagini sugli aspetti più reconditi della sua pittura: segreti come il significato dell'enigmatico inserimento di scrittura e la firma celata o tradotta in misteriosi pittogrammi.

Pittura straordinaria e modernissima alimentata da una vasta cultura fece di Fetti un personaggio di assoluto rilievo nel primo '600 italiano anche nell'ambito del mercato delle opere d'arte. Mercato che a distanza di quattro secoli ancora riserva sorprese, come quella che ha portato David Sayn Calarco, esperto e consulente per il mercato dell'arte attivo per lo più a Londra, a scoprire un importante dipinto inedito dell'artista romano.

Si tratta di una versione del Tributo della moneta, copia da Tiziano che si trova a Baltimora, in cui Fetti esprime con maggiore libertà espressiva le caratteristiche della sua tecnica e del suo stile in cui movimento della pennellata e forza dei contrasti si fondono con una visione che evoca aspetti letterari e senso del ritmo musicale.

Preziosa scoperta che celebra ulteriormente l'arte di Domenico Fetti e il suo straordinario approccio al rinnovamento della pittura. Perfetta sintesi appare la citazione del pensiero di Fetti proposta da David Sayn Calarco: "La profondità va nascosta. Dove? Nella superficie".


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