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Palazzo Te accoglie Rubens: da Madrid è arrivato il suo San Michele, icona della mostra 'Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà' (7 ottobre 2023 – 7 gennaio 2024)

Mantova PalazzoTe Rubens SanMichele2MANTOVA, 28 st. – L'allestimento della mostra "Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà" è in fase di completamento e un momento particolarmente importante di questa attività è rappresentato dall'arrivo dello straordinario "San Michele espelle Lucifero e gli angeli ribelli" olio su tela del 1622 di Pieter Paul Rubens, proveniente in prestito dal Museo Nacional Tyssen-Bornemisza di Madrid.

L'apertura della preziosissima cassa contenente il dipinto è avvenuta questa mattina alla presenza di Raffaella Morselli, curatrice della mostra, dei responsabili di Palazzo Te e del Museo Tyssen e del sindaco Palazzi.

"Il quadro verrà collocato nella sala delle Aquile perché è un'opera che parla della Caduta di Fetonte – ha precisato Raffaella Morselli -. Giulio Romano e Rubens sembrano legati da un filo quasi indissolubile e Rubens si ricorderà della Caduta di Fetonte, dei fulmini di Giove nella Camera dei Giganti e, a distanza di una ventina d'anni dal suo arrivo a Mantova, citerà questa vorticosa discesa di San Michele e della caduta di Fetonte.

Mantova PalazzoTe Rubens SanMichele1Citerà i fulmini di Giove avendo ancora nella mente il racconto che Giulio Romano fa della mitologia e che si trasforma da favola mitologica a favola storica, in un simbolo politico. Per noi il San Michele Arcangelo è la cifra di questa trasformazione e per questo lo abbiamo scelto come protagonista della mostra e del manifesto che porterà la mostra in Europa".

Il San Michele di Rubens, possente, armato di folgore, occupa il centro della tela (149x126 cm) e cattura l'attenzione per l'atto che sta per compiere. La posizione del corpo, il drappo rosso che lo avvolge, lo sguardo, l'ala spiegata e la posizione della mano danno movimento e dinamismo al combattimento. Sotto di lui c'è un demone che sta per essere sconfitto e che viene identificato con Lucifero per la torcia e il serpente arrotolato attorno a un braccio.

L'esposizione curata da Raffaella Morselli con la collaborazione di Cecilia Paolini illustra il percorso dell'artista fiammingo evidenziando quanto le suggestioni intellettuali rinascimentali elaborate negli anni mantovani e italiani siano continuate, evolvendosi, nella pittura della sua maturitĂ , per sedimentarsi come ereditĂ  artistica nei suoi allievi. L'immaginifica popolazione di divinitĂ  e di testi antichi inventati e citati da Giulio Romano furono la palestra ideale per il colto Rubens.

Sotto il tetto di Palazzo Te si consumò la conversione dell'artista da fiammingo ad italiano: Rubens è l'uomo nuovo universale, che oltrepassa i confini religiosi, geografici e politici, per inventare un nuovo linguaggio che è, a tutti gli effetti, internazionale. Una lingua figurativa europea, la prima della Storia dell'arte. Accanto a una straordinaria selezione di oltre quindici opere di Rubens - tra queste "Achille scoperto da Ulisse tra le figlie di Licomede" del Prado, "Cristo sulla croce" del KMSKA e "Romolo e Remo allattati dalla lupa" dei Musei Capitolini - sono esposti una raccolta di incisioni provenienti dall'Istituto della Grafica di Roma e di disegni di Giulio Romano dal Louvre che facevano parte della collezione del fiammingo; l'intera serie della decorazione del salone principale della casa di Jacob Jordaens, allievo prediletto del maestro, mutuata dalla camera di Amore e Psiche di Palazzo Te, per la prima volta esposta in Italia; e altre importanti tele di pittori legati all'artista, come il collega Jan Brueghel il Vecchio, e i collaboratori Theodor van Thulden, Sebastian Vrancx e David Teniers (Il Giovane).

Le opere esposte a Palazzo Te mettono in luce il dialogo con i miti e l'interpretazione di Giulio Romano e, non di meno, la sintonia mai interrotta con il Rinascimento e la favola mitologica: è qui che Rubens tramuta il suo mondo in un linguaggio universale capace di parlare a tutte le corti d'Europa. La mostra "Rubens a Palazzo Te" rientra nell'ambito dell'iniziativa "Rubens! La nascita di una pittura europea", promossa in collaborazione con Palazzo Ducale di Mantova e Galleria Borghese di Roma.


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