Mantova, al Maca prendono il via i Flash d'Arte fra Egitto, Mesopotamia e non solo
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- Creato 06 Marzo 2023
- Pubblicato 06 Marzo 2023
MANTOVA, 06 mar. - Il museo MACA con gli Amici di Palazzo Te e dei Musei mantovani presentano per il 2023 la terza rassegna di Flash d'arte.
I 4 approfondimenti si pongono l'obiettivo di raccontare nel dettaglio le 3 sezioni dedicate ai collezionisti partendo dagli spunti che i curatori e gli specialisti della materia coinvolti vorranno suggerirci. Inoltre, ogni serata prevede una visita speciale, in esclusiva, per i presenti.
L'8 marzo sarĂ una giornata particolare, dedicata alla festa della donna, che i Musei Civici intendono festeggiare aprendo gratuitamente le porte a tutte le donne (dalle 9 alle 17.30). Successivamente, alle ore 18 - presso il MACA di San Sebastiano - si aprirĂ la serie dei Flash d'arte 2023 con una delle protagoniste femminili del nostro nuovo museo, Daniela Picchi, egittologa del Museo Archeologico di Bologna che ha curato la sezione dedicata alla collezione di Giuseppe Acerbi.
La città di Mantova ha un rapporto speciale con l'antico Egitto. Nella prima metà del Cinquecento l'artista e architetto Giulio Romano impreziosisce la loggia delle Muse a Palazzo Te con un motivo a geroglifici, mentre alla fine dello stesso secolo il duca Vincenzo Gonzaga acquista per la propria collezione la cosiddetta Mensa Isiaca, una tavola d'altare di Epoca Romana considerata allora autenticamente egizia. Sempre alle collezioni gonzaghesche è attribuita anche una statua dell'imperatore Domiziano in abito da faraone. Alcuni secoli dopo, nell'Ottocento, il rapporto di Mantova con l'Egitto si rafforza grazie a Giuseppe Acerbi, console generale d'Austria in Egitto dal 1825 al 1834, che destinerà alla città gonzaghesca la propria importante collezione di antichità egizie.
Il nuovo percorso scientifico dedicato alla collezione Acerbi al MACA intende valorizzare la poliedrica personalitĂ di questo famoso mantovano, che fu al tempo stesso esperto viaggiatore, studioso, diplomatico e collezionista, a partire dalle informazioni tramandateci dal suo ricchissimo archivio e dalla considerazione d'insieme dei materiali da lui raccolti durante la permanenza in Egitto (1825-1834), alcuni dei quali esposti al pubblico per la prima volta.
Il filo rosso che guiderà gli incontri dall'8 marzo in poi si snoderà intorno ai racconti legati alle opere più significative, più curiose o inedite che avranno il compito di accompagnare il pubblico alla scoperta delle nuove sezioni museali. Autorevoli studiosi infatti coniugheranno rigore scientifico ad un approccio colloquiale per approfondire le 3 collezioni di cui il MACA è composto.
Il 22 marzo insieme al Civico Museo Archeologico di Milano ci focus sul papiro policromo della collezione Acerbi che rivela al suo interno alcuni capitoli con vignette di un Libro dei Morti. Questo testo conteneva le Formule per uscire alla luce del giorno, un insieme di formule magiche che permettevano al defunto di affrontare il difficile viaggio nell'oltre tomba.
Il 26 aprile invece, con il curatore della sezione dedicata alla collezione di Vespasiano Gonzaga, Leandro Ventura, spazio al racconto del mito di Adone e le storie impresse su una delle opere piĂą preziose del MACA, il fronte di sarcofago scolpito a rilievo del II secolo d. C.
L'ultimo appuntamento primaverile, il 24 maggio, sarĂ invece dedicato ad un viaggio nell'antica civiltĂ mesopotamica grazie alla disponibilitĂ di Giovanni Battista Lanfranchi, noto assiriologo, che approfondirĂ la collezione di Ugo Sissa.
Il MA.CA presenta con Flash d'arte un materiale ricchissimo, eterogeneo e prezioso accolto nel rinnovato museo con il compito di instaurare un dialogo continuo con il territorio che rappresenta da secoli.
Per prenotazioni 0376 367087
Informazioni www.maca.museimantova.it
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