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Amleto apre la stagione del Festival Shakespeariano

Verona TeatroRomano FestivalShakespeariano AmletoVERONA, 03 lug. - Giovedì 4 e venerdì 5 luglio al Teatro Romano di Verona apre il Festival Shakespeariano con la prima nazionale di "Amleto" per la regia di Davide Sacco. Sul palco interpreti del calibro di Francesco Montanari, Franco Branciaroli, Sara Bertelà, Francesco Acquaroli, Gennaro Di Biase, Raffaele Ausiello, Amedeo Carlo Capitanelli, Matteo Cecchi, Flavio Francucci, Caterina Tieghi.

Un allestimento hard rock che attualizza il piĂą celebre dramma del Bardo, anche grazie alle musiche originali composte per l'occasione da uno dei frontman piĂą carismatici della musica italiana come Francesco Sarcina.

"La scelta di questo progetto - spiega il regista in una nota -nasce da una ricerca personale e artistica sul tema dell'eredità e del confronto padri/figli, nonché sul passaggio generazionale. In questo senso, Amleto è per me il testo che maggiormente mi permette di affrontare questi temi. Nella mia visione, Amleto e il padre (non a caso Shakespeare li chiama entrambi Amleto) sono le due facce della stessa moneta, si assomigliano così tanto da diventare lo stesso personaggio. E Amleto figlio è così ossessionato dal padre perso che si trasforma in lui per vendicarlo, e Amleto padre è così connesso al figlio da non riuscire a lasciarlo andare, a lasciarlo crescere, a lasciarlo decidere in autonomia. Non è un caso che le età del cast siano tutte sfalsate di vent'anni rispetto all'originale. Non volevo che nello spettacolo ci fosse l'incoscienza della gioventù (forse l'unico personaggio che agisce senza riflettere è Laerte, in questa versione ancora più irascibile e violento), ma volevo che passasse la consapevolezza dell'età, l'essere orfani in età già adulta ma ugualmente impreparati a vivere, perché non si hanno avuto dai padri le giuste basi per avanzare o perché, semplicemente, non si è pronti.

In questo contesto, mentre i due Amleti (che condividono la parte testuale di Shakespeare) tessono il loro piano, riflettono e machiavellicamente agiscono (con il contraltare di Claudio, altrettanto riflessivo e costruito nell'escogitare il piano che lo manterrĂ  al potere), assume forza il ruolo di Ofelia. SarĂ  lei alla fine l'unica a decidere realmente della sua vita, con un gesto netto e definitivo: il suicidio. Polonio, Rosencrantz e Guildenstern, la Regina, Laerte e Orazio gravitano intorno ai quattro protagonisti della vicenda e ne seguono e condizionano le sorti, ma senza poter realmente entrare nel loro mondo di dolore e oscuritĂ ".

Info e prenotazioni: www.estateteatraleveronese.it 


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