1. Skip to Menu
  2. Skip to Content
  3. Skip to Footer
Martedi, 29 Aprile 12:53:pm

Seguici su:

FacebookTwitterYoutube

Viaggio sulle tracce di Virgilio, il “Mago” di Napoli (VIDEO). Il fascino del Parco Vergiliano a Piedigrotta

"Fermati o passeggero e leggi queste poche cose: qui c'è Virgilio, questo è il suo tumulo. Nell'anno del Signore 1455. Sotto il regno di Alfonso, Signore nel nome di GesÚ Nostro Signore, Re delle Due Sicilie"

"Quali ceneri? Queste sono le rovine di un sepolcro. Una volta vi era seppellito colui che cantò pascoli, canti e condottieri. I canonici Regolari posero nel 1554"

"Queste due iscrizioni su lastre di marmo bianco ci introducono al mausoleo romano di epoca augustea che un'antica tradizione identifica come tomba di Virgilio ed esprimono l'esigenza dell'età rinascimentale di tramandare la memoria con epigrafi murate nel tufo. Si tratta di un colombario di famiglia con struttura in opera cementicia e rivestimento a Reticolato nell'interno e a lastre di tufo all'esterno. Il tipo architettonico, con basamento quadrato nel quale è ricavata la camera sepolcrale e tamburo circolare sovrapposto alla volta, è quello piÚ ricorrente nell'architettura funeraria di Lazio e Campania.

All'interno, si vedono dieci nicchie in cui si collocavano le olle con le ceneri dei defunti. L'ingresso originario era sul lato opposto a quello dal quale oggi si accede, a livello dell'ingresso della Crypta Neapolitana, prima che i lavori fatti eseguire da Alfonso d'Aragona e dal vicerè Pedro di Toledo che ne abbassarono il piano di calpestio. Secondo il racconto di Donato nel suo Vita Vergilii (IV sec. d. C.) il poeta che aveva vissuto e studiato a Napoli, "vi fu sepolto sulla strada per Pozzuoli tra il primo e il secondo miglio". La tomba di Virgilio sulla via Puteolana diventò presto luogo di pellegrinaggio come testimoniato da Stazio e Silio Italico che riscattò la villetta del poeta ed il sepolcro e si dedicò alla conservazione e al culto delle sue memorie, celebrandone ogni anno il giorno natale. Sebbene ci siano incertezze sull'identificazione del Mausoleo come tomba di Virgilio legate alla discussione filologica relativa alla ricostruzione topografica della distanza del sito dalle porte della città, è tale la stratificazione di memorie e simboli, espressione di una complessa e profonda coralità storica, culturale e popolare, condensati in questo semplice monumento e nella vicina grotta, da far passare in secondo piano la corretta interpretazione del rudere archeologico.

Almeno dal Trecento ci sono testimonianze che attribuiscono il Mausoleo a Virgilio: se ne trova menzione in Petrarca, in Boccaccio e nella Cronaca di Partenope. Proprio in quest'epoca, a partire dal XII – XIII secolo, si colloca il fiorire di leggende in area napoletana e campana che vedono Virgilio nelle vesti di mago, autore di profezie e prodigi. Anche la Grotta di Posillipo, oggetto e meta di culto popolare fino al XIX secolo, si riteneva creata magicamente dal poeta che l'aveva perforata all'improvviso, con un preciso orientamento solare per cui riceveva il sole al mattino da oriente fino al centro e di pomeriggio da occidente fino al centro. 

Quindi su Virgilio, - che in vita aveva avuto una fama immensa non solo letteraria ma pure relativa alla profonda conoscenza in materia di esoterismo religioso, medicina, astrologia, cultura sibillina e oracolare, ed era stato recuperato e inglobato poi dalla cultura cristiana e riconosciuto come sapiente onnisciente in numerose fonti anche piÚ tarde, che soprattutto aveva vissuto a Napoli, città fortemente segnata dalle componenti solari e oracolari riconosciute al poeta e aveva qui la sua tomba in prossimità di un luogo sacro e culturale, - sono confluiti antichi culti pagani costituendo un fenomeno di sincretismo religioso non raro in quel difficile momento di passaggio dalla religiosità pagana a quella cristiana ufficialmente trionfante. Sorto su un luogo probabilmente in origine consacrato come la Grotta ad un antico culto, quello del dio Giano, il sepolcro era caratterizzato da un lauro selvatico che secondo le fonti seicentesche, fioriva perennemente a consacrare la natura divina del poeta. Questo alloro è stato meta di un celebre culto popolare fino ad epoca recente".


Ultimi Articoli

29 Apr, 2025

Basket, serie C, l’Artes SPX Mantova beffato nel finale al PalaSguaitzer: gara 1 è di Bottanuco

MANTOVA, 29 apr. - L'Artes SPX Mantova perde gara 1 dei quarti…
29 Apr, 2025

Giornata dell'Affido Familiare, un maggio di eventi per sensibilizzare sul tema

MANTOVA, 29 apr. – Come ogni anno, il Comune di Mantova –…
29 Apr, 2025

Covid, nuovo studio su strategie vaccinali per i piĂš fragili

ROMA, 29 apr. - Un nuovo studio sulle strategie vaccinali anti…
28 Apr, 2025

MantovArt Youth Day con i giovani protagonisti di performance, laboratori, spettacoli. Sabato 10 Maggio per le vie del centro

MANTOVA, 28 apr. – Si rinnova, per il terzo anno consecutivo,…
28 Apr, 2025

'Delitti allo specchio': i grandi casi raccontati da Roberta Bruzzone. Al Teatro Sociale, sabato 3 maggio, ore 21

MANTOVA, 28 apr. - Sabato 3 maggio, alle ore 21, al Teatro…

CineCity Mantova

Questo sito utilizza cookie di terze parti (leggere la pagina informativa per approfondimento). Continuando con la navigazione si accetta il loro uso. Per informazioni dettagliate sulla normativa dei cookies, leggi la nostra privacy policy.

Accetto i cookies per questo sito.

EU Cookie Directive Module Information