Ambiente, arte, svago, cultura, socialità : con il nuovo Parco Te, il patrimonio verde di Mantova si arricchisce di uno straordinario spazio multifunzionale
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- Creato 27 Agosto 2023
- Pubblicato 27 Agosto 2023
Il progetto non dimentica parallelamente di risarcire l'area circostante Palazzo Te dai "traumi" che hanno radicalmente trasformato l'ambiente urbano e sociale circostante nell'ultimo secolo. La sfida è stata quella di creare una cerniera tra l'area monumentale e la città , conciliando la vocazione di parco urbano attrezzato, con la necessità di strutturare lo spazio in maniera coerente rispetto al valore culturale del Palazzo. Nasce quindi uno spazio pubblico contemporaneo da vivere, capace di recepire in modo efficace, ma rispettoso, i bisogni delle diverse popolazioni che lo attraversano e lo vivono (bambini, anziani, studenti, sportivi, eccetera).
Proprio grazie alla realizzazione delle 16 stanze arboree circolari ognuna caratterizzata da un uso specifico: il parco giochi, gli scacchi, le aule all'aperto, gli spazi per la ginnastica, il tutto tenuto insieme dalla riproposizione del percorso ad anello del precedente ippodromo, memoria delle attività equestri care ai Gonzaga, convertito a passeggio pubblico e per le attività sportive. Una sequenza di getti d'acqua attraversa il Parco in senso trasversale, evocando la presenza dell'acqua attorno all'antica Isola del Te, ma anche procurando quell'effetto di meraviglia che il giardino tardo-rinascimentale affidava ai giochi d'acqua.
Anche questo elemento diventa uno spazio con cui interagire, giocare e rinfrescarsi, sia per i più grandi che per i più piccoli, durante le calde estati mantovane. Oltre al valore culturale e sociale del parco non va dimenticato il lato della sostenibilità . Tutto l'impianto arboreo è infatti stato studiato per mitigare l'isola di calore e assorbire la CO2.
Impatto ambientale: sono stati piantati 274 nuovi alberi (Carpinus betulus, Quercus ilex, Platanus x acerifolia, Quercus robur pyramidalis x bimundorum, Celtis Australis), 1.400 metri di siepi (6 specie), 620 metri quadrati di arbusti (40 specie) e 955 metri quadrati di roseti (5 specie) oltre a 48.000 metri quadrati di prato che contribuiranno significativamente al miglioramento dell'ambiente urbano, mitigando l'isola di calore, favorendo la biodiversità , la permeabilità del suolo (l'anello perimetrale e la maggior parte dei percorsi saranno drenanti) e riequilibrando il rapporto tra ombra ed esposizione al sole.
Il Parco del Te è uno spazio verde attrezzato che si estende per 79.710 metri quadrati (che diventeranno 80 mila con la riqualificazione del viale Te e delle aree attigue)
Curiosità su Parco Te.
Il Bosco di Tigli: Palazzo Te sorge sull'Isola del Te, o del Teieto, il cui nome è legato all'antica presenza sull'isola di un bosco di Tigli. Piante nei giardini agli inizi dell'Ottocento: 10.000. Piante nei giardini sul finire dell'Ottocento: 2.548. Parco Te oggi: un'area di 80mila mq di parco patrimonio dell'UNESCO.
Il Parco in numeri conta:
• 16 isole verdi
• 4 giardini tematici (graminacee, ortensie, aromatiche e perenni)
• 49 telecamere di sicurezza connesse con la centrale di controllo della Polizia Locale
• 140 corpi illuminanti
• 6 fontane da 5 giochi d'acqua ciascuna
• 40 porta biciclette
• 30 cestini
• 96 panchine lungo il perimetro del parco
• 213 sedie Luxembourg
• 2 aree cani
• 4 fontanelle
Impatto Ambientale e biodiversità , sono stati piantati:
• 274 nuovi alberi (Carpinus betulus, Quercus ilex, Platanus x acerifolia, Quercus robur pyramidalis x bimundorum, Celtis Australis)
• 1.400 m di siepi (6 specie)
• 620 m² di arbusti (40 specie)
• 955 m² di roseti (5 specie)
• 48.000 m² di prato che contribuiranno significativamente al miglioramento dell'ambiente urbano, mitigando l'isola di calore, favorendo la biodiversità , la permeabilità del suolo e riequilibrando il rapporto tra ombra ed esposizione al sole.
Genius Loci: l'Acqua. L'originale genius loci di Palazzo Te, del tutto scomparso che ora torna ad essere protagonista è l'acqua. Una sequenza di getti d'acqua attraversa il Parco in senso trasversale, evocando la presenza dell'acqua attorno all'antica Isola del Te, ma anche procurando quell'effetto di meraviglia che il giardino tardo-rinascimentale affidava ai giochi d'acqua. Anche questo elemento diventa uno spazio con cui interagire, giocare e rinfrescarsi, sia per i più grandi che per i più piccoli, durante le calde estati mantovane.
16 NUOVI ANELLI ARBOREI: sui bordi rettilinei interni del circuito sono disposti gli Anelli arborei composti da Lecci e Carpini. Partendo dal topos figurativo sviluppato dal Mantegna nella Camera degli Sposi e ripreso da Giulio Romano nella sala dei Giganti, il progetto intende riprodurre con la vegetazione delle "16 stanze verdi" l'effetto di protezione che suggerisce la forma avvolgente dello spazio contenente circolare, aperto tuttavia al contatto con l'infinito del cielo. Ogni anello arboreo è destinato a un uso specifico: il parco giochi, gli scacchi, le aule all'aperto e gli spazi per la cultura, la ginnastica, il tutto tenuto insieme dalla riproposizione del percorso ad anello del precedente ippodromo, memoria delle attività equestri care ai Gonzaga, convertito a passeggio pubblico e per le attività sportive.
2 NUOVE ESEDRE: il nuovo disegno del Parco non solo mette in evidenza una nuova visuale sull'Esedra di Palazzo Te, ma ne amplifica l'effetto grazie alla costruzione di due nuove "Esedre Verdi" realizzate con piante colonnari, Quercus Piramidalis, che ricalcano la dimensione del colonnato seicentesco. Collocate agli estremi est e ovest del parco, le piante generano un effetto di contenimento spaziale simile a quello prodotto dall'esedra architettonica all'interno del giardino di Palazzo Te. Tali spazi potranno essere dedicati anche a grandi manifestazioni o ad altri usi quali da esempio "pattinoire invernale "eccetera 1500 circa
La Stalla: Francesco II edifica il primo manufatto, una stalla di "rappresentanza" per l'allevamento di cavalli da competizione.
1524 l'Honesto Ozio: Giulio Romano Federico II, figlio di Francesco II e di Isabella d'Este, decide di trasformare la stalla in una vera e propria villa per il riposo e "l'honesto ozio".
1628 il Labirinto: il duca Vincenzo I migliora ulteriormente gli esterni del Palazzo. L'accesso dell'isola avveniva tramite un lungo ponte al quale poi seguiva la corte chiusa delle stalle. Emergono poi elementi paesaggistici tipici del giardino dello svago, primo tra tutti un labirinto. Erano presenti radure, macchie alberate, percorsi e stagni pensati per le attività ̀ ludiche della caccia e del passeggio.
1707 la Caserma: quando l'ultimo Gonzaga, Ferdinando Carlo, fugge da Mantova nel 1707 e l'imperatore d'Austria prende direttamente possesso del ducato, Palazzo te attraversa un lungo periodo di decadenza che lo vede convertito in caserma militare.
1750 circa il Parco si apre a tutti: con l'avvento di Maria Teresa si individua Palazzo Te e la sua isola come monumento da preservare. Contestualmente avviene una prima apertura al pubblico dell'isola: benchÃ©Ì la villa sia idealmente recuperata per i soggiorni dei sovrani, il giardino è riprogettato come pubblico passeggio, nell'intento di coniugare decoro e utilità ̀ sociale.
Le Aquile: l'architetto Giovanni Antolini agli inizi del XIX secolo erige i due portali "delle aquile" posti al limite del parco che circonda la villa e la piantumazione di un gran numero di essenze arboree.
1876: dieci anni dopo l'annessione di Mantova al Regno d'Italia, il Comune acquista Palazzo Te dallo Stato, sottoscrivendo il divieto di ridurre con colture le praterie adiacenti, che dovranno così sempre rimanere adibite a pubblico passeggio con i viali regolarmente mantenuti.
2008 UNESCO: che l'area verde dei cosiddetti giardini del Te debbano essere tutt'uno col palazzo è stato ribadito anche dall'UNESCO, che nel 2008 li ha inclusi nel perimetro dell'area tutelata come Patrimonio Mondiale dell'Umanità ̀ all'interno del sito "Mantova e Sabbioneta".
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