1. Skip to Menu
  2. Skip to Content
  3. Skip to Footer
Venerdi, 25 Aprile 11:12:am

Seguici su:

FacebookTwitterYoutube

Ambiente, arte, svago, cultura, socialità: con il nuovo Parco Te, il patrimonio verde di Mantova si arricchisce di uno straordinario spazio multifunzionale

Mantova ParcoTe Inaugurazione1MANTOVA, 27 ago. - È stata una grande festa, partecipata da tantissimi cittadini (circa 4mila persone presenti), l'inaugurazione del nuovo Parco Te, il grande spazio verde a disposizione di tutti, voluto dall'Amministrazione Palazzi usufruendo del finanziamento con i fondi del Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali del Ministero per i beni e le attività culturali.

Una festosa cerimonia, ieri a partire da tardo pomeriggio, aperta dalla Banda Città di Mantova e proseguita con la presentazione del progetto elaborato dallo studio di architettura del paesaggio AG&P greenscape di Milano e realizzato da Mantova Ambiente.

"Un'opera che cambia la città e dà un respiro diverso, europeo - ha dichiarato il sindaco Mattia Palazzi -. È di tutti, cittadini e turisti, per vivere immersi nella bellezza e per alimentare il senso di comunità. Adesso avanti con tutti gli altri cantieri, c'è ancora tanto lavoro da fare per Mantova".

Mantova ParcoTe Inaugurazione2Gabriele Barucca, Sovrintendente archeologia, belle arti e paesaggio di Cremona, Mantova e Lodi, ha ribadito il consenso a questa opera che contribuisce al recupero autentico di uno spazio a ridosso dei Palazzo Te secondo criteri di attualità nel pieno rispetto dei criteri Unesco. Ciò, rispondendo ad alcune critiche circolate in questi giorni, senza cadere nello "scimmiottamento" di soluzioni stilistiche che non hanno alcun nesso con l'origine di quest'area, totalmente diversa nell'antichità, che era un giardino ad uso privato dei Gonzaga di cui non si possiede nessuna documentazione.

"Oltre ai riferimenti storici il progetto del parco ha tenuto in considerazione le esigenze della Mantova contemporanea e dei suoi abitanti, con la loro legittima richiesta di spazi aperti attrezzati, sicuri e conviviali – ha precisato Emanuele Bortolotti fondatore di AG&P greenscape -. Ciò si è tradotto in una significativa attività d'analisi urbanistica della città e dei dintorni dell'area di progetto, per disegnare e celebrare attraverso il Parco un luogo unico dal punto di vista culturale, in sintonia con i ritmi e le pratiche di una città moderna".

Mantova ParcoTe Inaugurazione3La festa è proseguita con un rinfresco per tutti i presenti, i giochi di luce delle fontane e con il concerto jazz di Roberta Montanari & Ensemble. Il programma di eventi prosegue oggi, domenica 27 agosto. Dalle 10.30 alle 12.30 e dalle16.30 alle 18.30 si svolgeranno le seguenti attività: presso l'Isola del Ping Pong la dimostrazione di tennis tavolo a cura della Polisportiva San Lazzaro (settori giovanili e senior), dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30 presso l'isola del Basket la dimostrazione di Basket a cura del San Pio X Basket, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 18.30 presso l'isola degli Scacchi: giochi di società e scacchi con l'Associazione Amici Ludici di Mantova.

Presso l'isola dello Yoga dimostrazioni di Yoga, pilates a cura di Arci Papacqua aps dalle 10 alle 11 pilates con Silvia Zapparoli, dalle 11 alle 12 Yoga con Paola Sai, dalle 17 alle 18 il bagno di suoni con Elena Bianchini Gong Master, dalle 18 alle 18.30 la danza del ventre con Sara Franchini. Sono previste visite alla scoperta del Parco a cura della Coop Alkemica dalle 10.30 alle 11.30 e dalle 16.30 alle 17.30, alle 12.30 una fetta di anguria. Sarà presente l'associazione di volontariato Ambulanze veterinarie azzurre in prossimità degli sgambatoi.

Mantova ParcoTe Inaugurazione4I criteri che hanno orientato il progetto del nuovo Parco Te sono stati indirizzati a creare un parco che celebri il luogo e le tracce sedimentate nei secoli; creare un sistema di percorsi e visuali che valorizza e fonde insieme la costellazione di emergenze monumentali e funzionali e minimizzi, nascondendole con il verde le presenze esterne quali stadio, parcheggi e viali ad alta presenza veicolare; creare un parco in sintonia con i ritmi e le pratiche di Mantova, città contemporanea.

Dedicato alla socializzazione ed il relax, ma anche un "Parco della salute" dove gli abitanti trovano attrezzature e spazi per muoversi e mantenersi in salute in mezzo alla natura, anche nelle ore serali; creare un parco resiliente, inserito nel contesto del paesaggio circostante, ricco di piante d'alto fusto e occasione di comfort ambientale attraverso le scelte agronomiche e botaniche, al disegno degli spazi e dei materiali di costruzione.

Il disegno del Parco si lega alla forma del Palazzo e alla trama degli altri giardini che lo contornano, prendendo al contempo spunto dal simbolo del cerchio che caratterizza il dipinto del Mantegna della "Camera degli sposi" e dagli affreschi di Giulio Romano a Palazzo Te, dalla sua esedra e dai giardini di piazza Lega Lombarda. In tal senso le 16 isole verdi tematiche che contornano il grande prato centrale si affacciano in alto verso il cielo come stanze verdi all'aperto esaltando e rinsaldando l'identità culturale del luogo.


Il progetto non dimentica parallelamente di risarcire l'area circostante Palazzo Te dai "traumi" che hanno radicalmente trasformato l'ambiente urbano e sociale circostante nell'ultimo secolo. La sfida è stata quella di creare una cerniera tra l'area monumentale e la città, conciliando la vocazione di parco urbano attrezzato, con la necessità di strutturare lo spazio in maniera coerente rispetto al valore culturale del Palazzo. Nasce quindi uno spazio pubblico contemporaneo da vivere, capace di recepire in modo efficace, ma rispettoso, i bisogni delle diverse popolazioni che lo attraversano e lo vivono (bambini, anziani, studenti, sportivi, eccetera).

Proprio grazie alla realizzazione delle 16 stanze arboree circolari ognuna caratterizzata da un uso specifico: il parco giochi, gli scacchi, le aule all'aperto, gli spazi per la ginnastica, il tutto tenuto insieme dalla riproposizione del percorso ad anello del precedente ippodromo, memoria delle attività equestri care ai Gonzaga, convertito a passeggio pubblico e per le attività sportive. Una sequenza di getti d'acqua attraversa il Parco in senso trasversale, evocando la presenza dell'acqua attorno all'antica Isola del Te, ma anche procurando quell'effetto di meraviglia che il giardino tardo-rinascimentale affidava ai giochi d'acqua.

Anche questo elemento diventa uno spazio con cui interagire, giocare e rinfrescarsi, sia per i più grandi che per i più piccoli, durante le calde estati mantovane. Oltre al valore culturale e sociale del parco non va dimenticato il lato della sostenibilità. Tutto l'impianto arboreo è infatti stato studiato per mitigare l'isola di calore e assorbire la CO2.

Impatto ambientale: sono stati piantati 274 nuovi alberi (Carpinus betulus, Quercus ilex, Platanus x acerifolia, Quercus robur pyramidalis x bimundorum, Celtis Australis), 1.400 metri di siepi (6 specie), 620 metri quadrati di arbusti (40 specie) e 955 metri quadrati di roseti (5 specie) oltre a 48.000 metri quadrati di prato che contribuiranno significativamente al miglioramento dell'ambiente urbano, mitigando l'isola di calore, favorendo la biodiversità, la permeabilità del suolo (l'anello perimetrale e la maggior parte dei percorsi saranno drenanti) e riequilibrando il rapporto tra ombra ed esposizione al sole.

Il Parco del Te è uno spazio verde attrezzato che si estende per 79.710 metri quadrati (che diventeranno 80 mila con la riqualificazione del viale Te e delle aree attigue)

Curiosità su Parco Te.

Il Bosco di Tigli: Palazzo Te sorge sull'Isola del Te, o del Teieto, il cui nome è legato all'antica presenza sull'isola di un bosco di Tigli. Piante nei giardini agli inizi dell'Ottocento: 10.000. Piante nei giardini sul finire dell'Ottocento: 2.548. Parco Te oggi: un'area di 80mila mq di parco patrimonio dell'UNESCO.

Il Parco in numeri conta:

• 16 isole verdi

• 4 giardini tematici (graminacee, ortensie, aromatiche e perenni)

• 49 telecamere di sicurezza connesse con la centrale di controllo della Polizia Locale

• 140 corpi illuminanti

• 6 fontane da 5 giochi d'acqua ciascuna

• 40 porta biciclette

• 30 cestini

• 96 panchine lungo il perimetro del parco

• 213 sedie Luxembourg

• 2 aree cani

• 4 fontanelle

Impatto Ambientale e biodiversità, sono stati piantati:

• 274 nuovi alberi (Carpinus betulus, Quercus ilex, Platanus x acerifolia, Quercus robur pyramidalis x bimundorum, Celtis Australis)

• 1.400 m di siepi (6 specie)

• 620 m² di arbusti (40 specie)

• 955 m² di roseti (5 specie)

• 48.000 m² di prato che contribuiranno significativamente al miglioramento dell'ambiente urbano, mitigando l'isola di calore, favorendo la biodiversità, la permeabilità del suolo e riequilibrando il rapporto tra ombra ed esposizione al sole.

Genius Loci: l'Acqua. L'originale genius loci di Palazzo Te, del tutto scomparso che ora torna ad essere protagonista è l'acqua. Una sequenza di getti d'acqua attraversa il Parco in senso trasversale, evocando la presenza dell'acqua attorno all'antica Isola del Te, ma anche procurando quell'effetto di meraviglia che il giardino tardo-rinascimentale affidava ai giochi d'acqua. Anche questo elemento diventa uno spazio con cui interagire, giocare e rinfrescarsi, sia per i più grandi che per i più piccoli, durante le calde estati mantovane.

16 NUOVI ANELLI ARBOREI: sui bordi rettilinei interni del circuito sono disposti gli Anelli arborei composti da Lecci e Carpini. Partendo dal topos figurativo sviluppato dal Mantegna nella Camera degli Sposi e ripreso da Giulio Romano nella sala dei Giganti, il progetto intende riprodurre con la vegetazione delle "16 stanze verdi" l'effetto di protezione che suggerisce la forma avvolgente dello spazio contenente circolare, aperto tuttavia al contatto con l'infinito del cielo. Ogni anello arboreo è destinato a un uso specifico: il parco giochi, gli scacchi, le aule all'aperto e gli spazi per la cultura, la ginnastica, il tutto tenuto insieme dalla riproposizione del percorso ad anello del precedente ippodromo, memoria delle attività equestri care ai Gonzaga, convertito a passeggio pubblico e per le attività sportive.

2 NUOVE ESEDRE: il nuovo disegno del Parco non solo mette in evidenza una nuova visuale sull'Esedra di Palazzo Te, ma ne amplifica l'effetto grazie alla costruzione di due nuove "Esedre Verdi" realizzate con piante colonnari, Quercus Piramidalis, che ricalcano la dimensione del colonnato seicentesco. Collocate agli estremi est e ovest del parco, le piante generano un effetto di contenimento spaziale simile a quello prodotto dall'esedra architettonica all'interno del giardino di Palazzo Te. Tali spazi potranno essere dedicati anche a grandi manifestazioni o ad altri usi quali da esempio "pattinoire invernale "eccetera 1500 circa

La Stalla: Francesco II edifica il primo manufatto, una stalla di "rappresentanza" per l'allevamento di cavalli da competizione.

1524 l'Honesto Ozio: Giulio Romano Federico II, figlio di Francesco II e di Isabella d'Este, decide di trasformare la stalla in una vera e propria villa per il riposo e "l'honesto ozio".

1628 il Labirinto: il duca Vincenzo I migliora ulteriormente gli esterni del Palazzo. L'accesso dell'isola avveniva tramite un lungo ponte al quale poi seguiva la corte chiusa delle stalle. Emergono poi elementi paesaggistici tipici del giardino dello svago, primo tra tutti un labirinto. Erano presenti radure, macchie alberate, percorsi e stagni pensati per le attività̀ ludiche della caccia e del passeggio.

1707 la Caserma: quando l'ultimo Gonzaga, Ferdinando Carlo, fugge da Mantova nel 1707 e l'imperatore d'Austria prende direttamente possesso del ducato, Palazzo te attraversa un lungo periodo di decadenza che lo vede convertito in caserma militare.

1750 circa il Parco si apre a tutti: con l'avvento di Maria Teresa si individua Palazzo Te e la sua isola come monumento da preservare. Contestualmente avviene una prima apertura al pubblico dell'isola: benchÃ©Ì la villa sia idealmente recuperata per i soggiorni dei sovrani, il giardino è riprogettato come pubblico passeggio, nell'intento di coniugare decoro e utilità̀ sociale.

Le Aquile: l'architetto Giovanni Antolini agli inizi del XIX secolo erige i due portali "delle aquile" posti al limite del parco che circonda la villa e la piantumazione di un gran numero di essenze arboree.

1876: dieci anni dopo l'annessione di Mantova al Regno d'Italia, il Comune acquista Palazzo Te dallo Stato, sottoscrivendo il divieto di ridurre con colture le praterie adiacenti, che dovranno così sempre rimanere adibite a pubblico passeggio con i viali regolarmente mantenuti.

2008 UNESCO: che l'area verde dei cosiddetti giardini del Te debbano essere tutt'uno col palazzo è stato ribadito anche dall'UNESCO, che nel 2008 li ha inclusi nel perimetro dell'area tutelata come Patrimonio Mondiale dell'Umanità̀ all'interno del sito "Mantova e Sabbioneta".


Ultimi Articoli

25 Apr, 2025

Aperture straordinarie di Palazzo Ducale tutti i lunedì di aprile e maggio 2025

MANTOVA, 25 apr. - Per offrire un'accoglienza sempre più attenta…
25 Apr, 2025

25 aprile Anniversario della Liberazione: ecco il programma delle celebrazioni

MANTOVA, 25 apr. - La Prefettura di Mantova rende noto il…
25 Apr, 2025

Sonnolenza diurna, nelle donne in terza età può indicare un principio di demenza

ROMA, 25 apr. - Quando vediamo una persona che in qualche modo…
25 Apr, 2025

Dazi Usa, frena la crescita economica mondiale. Anche l'Italia colpita

ROMA, 25 apr. - I dazi doganali degli Usa causano una frenata…
24 Apr, 2025

Mantova piange Maria Zuccati, staffetta partigiana e simbolo di democrazia e libertà

MANTOVA, 24 apr. - A pochi giorni dall'80esimo anniversario…

CineCity Mantova

Questo sito utilizza cookie di terze parti (leggere la pagina informativa per approfondimento). Continuando con la navigazione si accetta il loro uso. Per informazioni dettagliate sulla normativa dei cookies, leggi la nostra privacy policy.

Accetto i cookies per questo sito.

EU Cookie Directive Module Information