10 febbraio, Giorno del Ricordo. Corona d’alloro ai Giardini delle Vittime delle foibe e la commemorazione istituzionale all’Auditorium del Conservatorio
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- Creato 10 Febbraio 2023
- Pubblicato 10 Febbraio 2023
MANTOVA, 10 feb. – Le cerimonie istituzionali per il Giorno del Ricordo si sono svolte questa mattina in due momenti distinti iniziando con la deposizione di una corona d'alloro presso il Giardino delle Vittime e dei profughi istriani, fiumani e dalmati, di fianco al castello di San Giorgio, seguita da un momento di raccoglimento e dalla lettura di una preghiera da parte del rettore del Duomo, monsignor Gianluca Pezzoli.
A rendere omaggio, le autorità cittadine con il sindaco Mattia Palazzi, il prefetto Gerlando Iorio, il questore Giannina Roatta, i presidenti della Provincia Carlo Bottani e del Consiglio Comunale di Mantova Massimo Allegretti assieme ai rappresentanti delle Forze Armate, della Polizia Locale e delle associazioni combattentistiche.
Successivamente, presso l'Auditorium del Conservatorio "Lucio Campiani", alla presenza di diversi sindaci della provincia, di consiglieri comunali di Mantova e studenti, si è tenuta la cerimonia commemorativa introdotta dall'intervento del Prefetto Gerlando Iorio che ha posto in evidenza l'importanza del ricordo come antidoto all'ignoranza e alla indifferenza riferendosi al senso della giornata in cui viene richiamata alla memoria la tragedia delle vittime delle foibe e dell'esodo dai territori istriani.
È seguito un breve momento musicale dedicato all'autore di origini istriane Luigi Dalla Piccola, proposto da Tommaso Consoli, chitarra, e Paolo Rinaldi, pianoforte, allievi del Conservatorio.
Il programma è proseguito con le letture di testi relativi al tema della commemorazione fatte da tre studenti dell'Istituto "Fermi" e del liceo "Belfiore" di Mantova e dagli interventi del presidente del Consiglio Comunale Massimo Allegretti e del presidente della Provincia Carlo Bottani che ha ricordato il drammatico destino dei 250mila profughi che, dopo la disgrazia di essere passati dalla dittatura nazifascista a quella comunista, subirono l'ulteriore sofferenza di essere accolti in Italia in un clima di indifferenza o addirittura di ostilità .
La successiva prolusione è stata a cura del professor Carlo Saletti, storico dell'Istituto Mantovano di Storia Contemporanea, sul tema "Il tragico epilogo della guerra: spostamenti di popolazione dai territori giuliani e dalmati". Un intervento approfondito e documentato che ha ripercorso gli avvenimenti storici che originarono le tragiche sorti delle vittime e la forzata emigrazione delle popolazioni del fronte orientale italiano tra il 1945 e il 1956, ricordando anche l'arrivo Mantova di oltre 900 profughi.
Conclusione della cerimonia con le parole del sindaco Mattia Palazzi che, ricordando come le ideologie totalitarie abbiano cancellato le libertà e annullato le vite umane, ha sottolineato il valore della democrazia, luogo in cui possono convivere le diversità e può avere spazio la tolleranza.
La Repubblica Italiana, con la legge n. 92 del 30 marzo 2004, riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. La data del 10 febbraio per il Giorno del Ricordo è stata scelta perché il 10 febbraio 1947 fu siglato il trattato di Pace di Parigi che assegnava l'Istria, il Quarnaro, Zara e parte del territorio del Friuli Venezia Giulia alla neonata Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia.
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