Caffè Sociale chiuso, ma non per ferie. Segafredo sfratta il gestore e cerca una nuova soluzione

MANTOVA, 15 ago. – Tra le varie serrande abbassate di questo Ferragosto la vera sorpresa è rappresentata da quelle dello storico Caffè Sociale.

Non si tratta di una normale chiusura per ferie, ma purtroppo a causare questa interruzione di attività ci sono seri motivi gestionali.

La società Segafredo, titolare del contratto d'affitto del bar che è di proprietà del condominio del Teatro Sociale, ha dato lo sfratto al gestore Simone Stuani il quale, a sua volta dal 2016 aveva affidato la conduzione del locale al sub-gestore Danilo Galluzzo.

La situazione rimane in stallo in quanto l'offerta di Segafredo fatta a Danilo Galluzzo di subentrare direttamente nella conduzione del locale è stata rifiutata.

I motivi del diniego sono fondamentalmente di carattere economico, per le condizioni contrattuali proposte dalla ditta titolare dell'affitto, ma incide sicuramente anche l'aspetto ambientale in cui si colloca attualmente il Caffè Sociale.

E' lo stesso Galluzzo ad evidenziare il degrado di Piazza Cavallotti, soprattutto nelle ore serali e notturne, mettendo in relazione il calo di clientela anche con l'impatto del cantiere di Pradella.

Nel frattempo i sei dipendenti del bar avrebbero già trovato un'altra occupazione e la società Segafredo si è attivata per trovare un nuovo gestore cui affidare un possibile rilancio del Caffè Sociale.

Fa certamente effetto, oggi, vedere chiuso quello storico locale che da sempre è stato un punto di riferimento per la vitalità cittadina, così legato al prestigio del Teatro Sociale fin dalla sua realizzazione, nel 1816.

Una storia iniziata in quegli anni come "Bottega del Caffè" e poi evoluta in "Caffè Sociale" fino alle vicende odierne.