Bracconieri in Vallazza stendono 4 km e mezzo di reti: avvistati, riescono a fuggire

MANTOVA/BORGO VIRGILIO, 15 lug. - La più grande trappola per pesci mai scoperta lungo il fiume Mincio. In questi termini è stato definito, dalle Guardie volontarie del Parco del Mincio, il maxi sistema di reti calato a zig-zag da una sponda all'altra della riserva naturale della Vallazza tra il porticciolo di Pietole e Botte Sifone di Formigosa.

Ben 4 chilometri e mezzo di reti scoperte e rimosse, perché molto pericolose per la navigazione, alle 4 di giovedì 14 luglio da una Guardia Ecologica Volontaria (Gev) del Parco e da una guardia Fipsas.

Ad avvisarli della presenza delle reti sono stati, nella notte, alcuni pescatori che li hanno anche aiutati a rimuovere il maxi sistema di reti, molto pericoloso e che aveva già catturato parecchi pesci, liberati dalle guardie del Parco.

Nonostante la tempestività dell'intervento delle Guardie, che sono arrivate sul posto con un gommone, e della Polizia di Stato che ha cercato, avvisata dalla Gev, di bloccare la fuga dei bracconieri via terra, di questi si sono perse le tracce. Poco prima erano stati avvistati da alcuni pescatori a bordo di un paio di gommoni, ma sono riusciti a far perdere le loro tracce.

Come detto, le reti messe in quel modo rappresentavano un reale pericolo per la navigazione perché erano stese a pelo d'acqua e non si vedevano. Se i bracconieri non fossero stati scoperti il prelievo di pesce dalla Riserva della Vallazza avrebbe potuto superare i 4 quintali. L'opera di recupero delle reti è durata circa tre ore, il magazzino della Provincia, dove sono state consegnate in mattinata, è ormai stipato di materiale sequestrato.

Si stima che i bracconieri fossero almeno un gruppo di otto persone, una vera e propria organizzazione infatti deve essere scesa in campo per dipanare quella enorme estensione di reti che aveva di fatto coinvolto tutta l'estensione della riserva naturale della Vallazza.

"Il Parco - si legge in una nota inviata alla stampa - ringrazia di cuore i pescatori che hanno lanciato l'allarme contro i predoni del Mincio: la loro collaborazione è ormai collaudata e preziosa".