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Sessualità, meno del 50% dei giovani usa il preservativo

Sessualità3ROMA, 08 set. - Un nuovo rapporto dell'Ufficio regionale per l'Europa dell'Organizzazione mondiale della sanità registra un costante e preoccupante calo dell'uso del preservativo da parte dei giovani adolescenti europei.

I dati confermano uno scarso utilizzo del preservativo (solamente 6 su 10) con un trend in costante peggioramento nel tempo (dal 70% del 2014 al 61% del 2022) e sono in linea con quanto emerge ogni anno dall'Osservatorio "Giovani e Sessualità" di Durex, condotto su un campione di 15.000 giovani tra gli 11 e i 24 anni. In Italia, la situazione è particolarmente negativa. Nel 2023, infatti, meno di 1 giovane su 2 (43,4%) ha dichiarato di utilizzare sempre il preservativo, in calo del 3% rispetto al 2022 e con un trend in costante peggioramento dal 2019, quando il dato si attestava al 57%.

"I dati presentati nel rapporto pubblicato dall'Oms sono preziosissimi e confermano una situazione allarmante che ogni anno, in Italia, ci impegniamo a portare alla luce attraverso il nostro Osservatorio Giovani e Sessualità - dichiara Laura Savarese, direttrice Affari regolatori e Relazioni esterne di Reckitt Benckiser Healthcare, che in Italia commercializza il brand Durex - È sempre più evidente la necessità che tutte le forze coinvolte, sia pubbliche che private, del mondo politico, scientifico ed insieme alle aziende attive in questo ambito, si impegnino con forza e dedizione a proteggere la salute dei nostri giovani in ambito sessuale, in particolare attraverso la diffusione sempre più strutturata e capillare di attività e programmi di informazione ed educazione ad una sessualità consapevole, a rapporti sani e a concetti fondamentali come il consenso ed il rispetto che ne sono alla base".

A questo proposito, "cogliamo con favore il richiamo dell'Oms circa l'importanza di questi interventi come naturale risposta ad una realtà che emerge in modo così evidente dai dati, ma ancora oggi troppo spesso trascurati" aggiunge Savarese.

Riguardo la diffusione di programmi di educazione alla sessualità, anche partendo da un'importante risultanza emersa dall'Osservatorio secondo il quale il 94% dei giovani italiani chiede l'educazione affettiva e sessuale a scuola, Durex - riporta una nota - ha recentemente firmato con il Comune di Milano un accordo di collaborazione, per la prima volta in Italia in questo campo, il quale si prefigge di garantire un accesso sempre più esteso ad interventi di educazione affettiva e sessuale per i giovani studenti della città. L'accordo, sviluppato nell'ambito del programma 'A Luci Accese', porterà Milano ad essere tra le prime città in Italia a prevedere, dall'anno scolastico 2024/2025 – in partenza tra pochi giorni - una proposta di corsi di educazione affettiva e sessuale nelle scuole superiori della città.

"I dati dell'Oms confermano, ancora una volta, che la promozione di una corretta cultura dell'affettività e della sessualità tra i più giovani rappresenti oggi un tema che un'amministrazione pragmatica, concreta e al passo con i tempi non possa più permettersi di tralasciare - commenta Martina Riva, Assessora alle Politiche Giovanili del Comune di Milano - Grazie all'accordo di collaborazione con Reckitt, abbiamo compiuto un passo significativo verso gli standard già previsti a livello europeo e internazionale in materia".

L'iniziativa nasce dalle evidenze emerse dall'Osservatorio nonché dal fatto che l'Italia è tra i soli sei paesi in Europa a non aver ancora previsto l'educazione affettiva e sessuale come materia che sia parte del curriculum scolastico. Il programma è quindi sviluppato con l'obiettivo di introdurre l'educazione affettiva e sessuale nelle scuole in tutto il territorio cittadino, allineando Milano al resto d'Europa e rendendola, così, esempio ed ispirazione per il resto del Paese. In ambito nazionale - conclude la nota - l'auspicio è che tutte le istituzioni accolgano con favore ciò che i dati riportati dall'Oms raccontano, dando così vita ad una nuova stagione di dialogo con tutte le parti coinvolte, con l'obiettivo di ascoltare le richieste dei giovani italiani e fornire loro i più corretti ed equi strumenti per informarsi e formarsi in ambito affettivo e sessuale.

(adnKronos)


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