L’ombra nella pittura del Rinascimento e le arti nella Mantova barocca, duplice conferenza a Palazzo Ducale con il direttore Stefano L’Occaso

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Gemaakt op 14 december 2024

Gepubliceerd op 14 december 2024

MANTOVA, 14 dic. – Doppio appuntamento, oggi pomeriggio a Palazzo Ducale nell'Atrio degli Arcieri, con il direttore del Museo Stefano L'Occaso che ha condotto, in successione, due conferenze.

La prima, riservata alla Società per il Palazzo Ducale, si è focalizzata su "Ombra (e luce) nella pittura del Rinascimento", un tema molto particolare, quello dell'ombra, come ha precisato il direttore L'Occaso "sviluppato attraverso le fonti figurative e letterarie principalmente tra il XIV e XVI secolo, mostrando i tanti significati e l'importanza che la rappresentazione dell'ombra ha e che molto spesso è relegata in secondo piano.

Effettivamente quasi nessuno si sofferma ad osservare le ombre che vengono proiettate, deformate, trattate all'interno della composizione pittorica e, quindi, è sicuramente un tema piuttosto originale sul quale ho trovato tanti elementi assolutamente inediti studiando opere che non erano mai state prese in considerazione e soprattutto fonti letterarie, poesia e prosa del 3-400 che ci rivelano una consapevolezza dell'utilizzo dell'ombra quale forse non è mai emersa in precedenza nell'approccio critico".

È stata anche l'occasione per lo scambio di auguri con gli Amici di Palazzo Ducale alla fine di un importante anno di lavoro, conclusosi con il rinnovo di Stefano L'Occaso alla direzione di Palazzo Ducale e, successivamente, per la presentazione pubblica della pubblicazione realizzata su "Mantova Barocca. Le Arti".

 "Una serie di contributi di vari autori che si sono occupati della Mantova Seicentesca – ha precisato L'Occaso -, un aspetto poco conosciuto dagli studi, che però merita di essere conosciuta e approfondita. Lo spunto è stato l'acquisto del quadro del Grechetto avvenuto nel dicembre del 2022 seguito da una serie di conferenze il cui contenuto è confluito nella pubblicazione che raccoglie i lavori di Giuliana Algeri, Giulio Girondi, Jasmine Habcy, Giulia Marocchi Augusti Morari, Paola Besutti e Maria Giuseppina Sordi".

Gli atti delle conferenze, ciascuna dedicata a uno specifico aspetto della cultura seicentesca, dall'architettura alla musica, dalla pittura alle incisioni, passando per la ritrattistica, sono stati raccolti in una pubblicazione – edita da Nomos Edizioni (Busto Arsizio, VA) - che oggi è stata presentata al pubblico.

Nella primavera del 2023 è stato organizzato, in collaborazione con l'Accademia Nazionale Virgiliana, un ciclo di conferenze dal titolo "Mantova Barocca", a seguito dell'importante acquisizione alle collezioni ducali dell'opera "Allegoria della Casata Gonzaga-Nevers" (1660-1661), dipinta da Giovanni Benedetto Castiglione, detto il Grechetto, acquistata grazie al contributo della Direzione Generale Musei del Ministero della Cultura nel 2022, ora esposta nella Sala del Labirinto, all'interno dell'Appartamento di Vincenzo.

Ai complimenti della Società per il Palazzo Ducale per il rinnovo del suo mandato di direttore del Museo gonzaghesco fino al 2028, espressi dal presidente della Società Sandro Sarzi Amadè, Stefano L'Occaso fa risposto precisando che "sono stati quattro anni di grande impegno, mio e di tutto l'Istituto, per avviare grandi cantieri con l'obiettivo di migliorare il servizio, l'accoglienza e gli allestimenti museali.

C'è ancora molto da fare: i progetti non mancano, ma so di poter contare sull'aiuto dei colleghi e della comunità tutta. Prevedo ancora due anni circa di gru e ponteggi, poi il Museo potrà tornare a investire principalmente sugli eventi".

Certamente nei suoi quattro anni di mandato Stefano L'Occaso ha avviato numerosi, importanti cantieri che hanno migliorato il volto di Palazzo Ducale, riaperto tratti del percorso espositivo, curato mostre di assoluto rilievo e dato il via a nuovi allestimenti.

La conferenza nell'Atrio degli Arcieri si è svolta alla presenza del direttore Stefano L'Occaso e degli autori dei testi Giuliana Algeri, Giulio Girondi, Jasmine Habcy, Giulia Marocchi e Maria Giuseppina Sordi.