Aperitivi d’Arte al via con il grande successo di Lucia Poli e Marco Scolastra eccellenti interpreti della genialità di Alberto Savinio
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- Gemaakt op 05 oktober 2024
- Gepubliceerd op 05 oktober 2024
MANTOVA, 05 ott. – Con "La Pianessa", avvincente mix di ironia, grande musica e raffinatezza letteraria, si è aperta la terza stagione degli Aperitivi d'Arte, l'iniziativa di Oficina OCM che offre occasioni d'incontro e socialità che mixano cibo e cultura, mettono al centro la musica, ma allargano lo sguardo ad un ampio spettro di linguaggi artistici.
Grande partecipazione nel tardo pomeriggio di ieri in Sala delle Capriate e un'entusiastica accoglienza riservata a Lucia Poli e Marco Scolastra, eccellenti interpreti di un originalissimo omaggio alla poliedrica genialità di Alberto Savinio (1891–1952) realizzato portando in scena alcuni suoi racconti che ruotano attorno al pianoforte, intersecati da brani dello stesso Savinio, di autori citati nei suoi racconti (Mozart, Kullak, Paderewski, Chopin) e da altri, aggiunti per fini drammaturgici (Rossini, De Crescenzo, Satie, Cage, Elgar).
Una sequenza avvincente di brevi storie cariche di ironia, nonsense e aspetti paradossali che riflettono specularmente lo spirito delle composizioni dello stesso Savinio (pseudonimo di De Chirico).
Brani che hanno regalato una piacevolissima scoperta per il dinamismo, l'originalitĂ e la carica innovativa, assolutamente sorprendente se si considera che furono scritti nel 1915, che li caratterizzano.
Encomiabili le esecuzioni pianistiche di Marco Scolastra in dialogo con l'effervescente recitazione di Lucia Poli, confermatasi qui come una personalità di assoluto rilievo nel mondo del teatro e dello spettacolo italiano. La carrellata di storie poetiche e fantasiose, frutto della fervida immaginazione di Alberto Savinio, è iniziata con "La Pianessa", esilarante vicenda di un pianoforte femmina che partorisce una nidiata di pianofortini in casa di una zitella.
A seguire, la storia di un Vecchio Pianoforte dal passato glorioso che non sopporta la mediocritĂ della sua nuova proprietaria e finisce per ribellarsi e andare in frantumi, lo stravagante profilo biografico che Savinio fa di Isadora Duncan e l'omaggio a Paderewski con il Pianista bianco in cui un pianoforte viene rianimato da un raggio di luna e all'improvviso si mette a suonare i Notturni di Chopin.
Entusiastica l'approvazione del pubblico a fronte della bellissima performance di Lucia Poli e Marco Scolastra, prezioso esempio di raffinata connessione tra musica, teatro e letteratura. Significative le parole di Savinio relative al valore della musica, proposte al termine dello spettacolo: "la musica insegna a vivere e una societĂ potrebbe essere perfetta se si muovesse a suon di musica".
(GMP)
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