La poesia fra i detenuti corre attraverso il mezzo epistolare. Continua il percorso di Mantova poesia e Medicina penitenziaria, fra i conduttori dei laboratori Alessandro Fo. In programma anche una visita alla mostra di Picasso a Palazzo Te
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- Gemaakt op 06 november 2024
- Gepubliceerd op 06 november 2024
MANTOVA, 06 nov. - Mantova Poesia-Festival Internazionale Virgilio inizia in carcere il terzo anno di laboratorio, esperienza nata nel novembre 2022 in collaborazione con la Medicina penitenziaria di Asst, nell'ambito di un percorso di medicina narrativa. Tra il 2023 e il 2024 sono stati numerosi i temi affrontati e i conduttori dei workshop.
In questa nuova stagione – che si è aperta a ottobre 2024 e continua nel 2025 – si proporrà ai partecipanti di sviluppare il rapporto con sé stessi attraverso l'autobiografia e la scrittura come dialogo, utilizzando la forma epistolare.
"Continuiamo ad andare in carcere – spiega Lucia Papaleo - presidente dell'associazione La Corte dei Poeti che organizza il festival virgiliano – perché succede sempre che chi si approccia a questo tipo di esperienza non ne verrà più fuori, tanta è la felice contropartita. A fronte di ciò che noi possiamo portare, è infinitamente superiore ciò che riceviamo in cambio. Noi portiamo noi stessi, il nostro desiderio di esserci, le nostre braccia, i volti, le voci, le risate, lo stupore, gli abbracci, le penne, i poeti, le speranze. Dalle persone detenute riceviamo idee, connessioni, energie, entusiasmo, emozioni, coraggio di provare cose impossibili, vitalità , speranza".
Il laboratorio ormai si identifica con il titolo 'La parola come cura'.
"In questi due anni – commenta Laura Mannarini, responsabile della Medicina penitenziaria - la parola ha curato in tanti modi, ma soprattutto ha curato la capacità di credere al cambiamento. La cura inoltre è stata preziosa anche per la poesia stessa: la scrittura che esce dal carcere supera ogni retorica o accademia, si purifica, diventa essenziale. Le persone che partecipano ai laboratori sono libere di esserci o non esserci, spesso non possono tornare agli incontri successivi per vari motivi, o perché vengono spostate ad altri istituti di pena, o per eventi che impediscono la partecipazione. Ma il gruppo che si crea è sempre vitale e coeso".
Viene dunque proposta una serie di incontri-scrittura a partire dalle lettere. Lettera a me stesso/a me stesso/a (curato dalle assistenti sociali Roberta Pasotti e Marisa Pini); Lettere alla guerra e alla pace, curato da Sergio Sichenze, autore di una raccolta di poesie sulla guerra di prossima pubblicazione nella collana 'La Corte dei poeti': 1 dicembre 2025;Lettera al mondo (prendendo spunto dalla "lettera al mondo" di Emily Dickinson), curato da Lucia Papaleo, Carla Villagrossi, Luciana Bianchera, 12 gennaio 2025; Lettere al carcere, con la speciale partecipazione di Alessandro Fo, scrittore, latinista, poeta, traduttore dell'Eneide di Virgilio e delle Metamorfosi di Apuleio, con una intensa esperienza di sostegno culturale in diversi istituti di pena. Una sua raccolta, 'Filo spinato', che riguarda un percorso con le persone detenute, contiene poesie sulla quotidianità nel carcere di cui fa parte la cosiddetta "domandina", strumento per chiedere ogni cosa, dalla più piccola alla più necessaria, che scandisce le attese e le speranze (9 febbraio 2025).
Un altro appuntamento sarà quello con Marco Valentini, poeta, psicologo e psicoterapeuta, che terrà un laboratorio sulla lettura di testi poetici nonché dei testi scritti dai partecipanti al laboratorio come azione riflessiva e introspettiva di cambiamento (2 marzo 2025).
Proseguono gli appuntamenti del laboratorio di lettura e scrittura creativa sul modello del laboratorio tenuto da oltre 30 anni al carcere di Opera: saranno curati da Giuliana Adamo e Luciano Zampese, con cadenza mensile e vedranno i partecipanti confrontarsi su uno o più testi che fungeranno da stimolo per le loro scritture. Anche quest'anno il laboratorio si concluderà con un evento finale di letture e musica, cui saranno invitati ospiti esterni e parenti delle persone detenute.
Infine, il legame carcere-territorio si realizzerà con altre due iniziative: una "uscita" per le persone detenute che potranno ottenere il permesso che si concretizzerà nella guidata-laboratorio emozionale alla mostra di Palazzo Te 'Picasso: poesia e la salvezza' a cura di Elena Miglioli (responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione di ASST Mantova) e Laura Mannarini (responsabile della Medicina penitenziaria di ASST Mantova). Il laboratorio, in programma per il 3 dicembre, sarà condotto dell'operatore museale Simone Rega e costituirà occasione di scrittura nei successivi laboratori nei quali far confluire l'emozione dell'arte.
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