Quammen: ecobiblioteca come strumento di conoscenza dell'ecosistema

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Gemaakt op 06 september 2024

Gepubliceerd op 06 september 2024

MANTOVA, 06 set. - Conoscere il mondo in cui viviamo, il nostro ecosistema. Ma conoscerlo a fondo, in tutte le sue parti, nelle sue complesse relazioni fra organismi: dagli insetti all'essere umano. Forse questo metodo rappresenta una via per la salvaguardia del pianeta Terra e la conoscenza, si sa, non può prescindere dai libri, nemmeno in tempo di Internet e Intelligenza Artificiale.

Per questo un'ecobliblioteca può rappresentare uno strumento fondamentale di conoscenza. Ne è convinto anche il divulgatore scientifico David Quammen che ieri sera nel Campus Universitario di Mantova ha risposto alle domande delle studentesse che stanno cercando di realizzare l'ecobiblioteca del Festivaletteratura, raccogliendo consigli da esperti, ricercatori e scienziati.

"Nella mia nuova casa in Montana - ha detto Quammen - io e mia moglie abbiamo realizzato una immensa ecobiblioteca che avvolge tutta la struttura. Mi sembra un'ottima iniziativa quella che state portando avanti".

Interrogato dalle studentesse dei Licei Fermi e D'Este di Mantova, Quammen ha indicato anche quali libri non dovrebbero assolutamente mancare in un'ecobiblioteca: "Darwin, senza dubbio - ha detto -, ma anche Aristotele, Lucrezio, Plinio e quelli dell'antropologa Jane Goodall che ha dedicato la propria vita allo studio degli scimpanzé in Tanzania".

Ma non dovrebbero mancare anche altri elementi, slegati dai libri, ma capaci di completare la conoscenza: "Penso - ha detto - a un paio di scarponi da montagna, oppure a un microscopio o a un retino per le farfalle. Anche gli strumenti della ricerca, quelli pratici, dovrebbero far parte di una ecobiblioteca"

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