Georgi Gospodinov: conoscere il passato per distinguere la propaganda dalla veritĂ 

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Gemaakt op 07 september 2024

Gepubliceerd op 07 september 2024

"Siamo macchine per il passato perché lo produciamo continuamente e ne siamo tutti responsabili".

Così Georgi Gospodinov oggi pomeriggio in Santa Barbara in risposta alla sollecitazione con cui Federica Manzon sottolineava come il filo di Arianna che attraversa i suoi romanzi sia rappresentato da temi che recuperano il passato come fonte di proiezione verso il futuro.

Per Gospodinov, autore di Romanzo naturale, Fisica della malinconia, vincitore del Premio Strega Europeo 2021 e dell'International Booker Prize 2023 con Cronorifugio, il passato è più interessante, pieno di facce, storie, suoni, odori che si sono sedimentati, mentre il futuro è una stanza vuota.

I suoi libri raccontano, con un linguaggio colorato da humour e velata nostalgia, storie individuali che prevalgono sugli eventi storici a cui sono legate in un continuo cammino di ricerca di sé.

Non si nasconde, l'autore bulgaro, l'aspetto negativo dell'utilizzo attuale del passato da parte dei populisti, come macchina di propaganda, ma proprio per questo si rende conto che va raccontato per farne utile memoria.

"Il populismo si nutre di un passato che molti hanno dimenticato, come se fosse un nuovo futuro, ma se conosciamo il passato possiamo smascherare la loro falsità". Per Gospodinov la memoria vera passa tra le storie personali anche di sofferenza ed è così che aiuta a distinguere tra propaganda e verità dando potere alla forza dell'imaginazione letteraria.

Tempo, riferimenti geografici, oggetti che raccontano, storie minime sono le carte preziose che l'autore bulgaro sa giocare con straordinaria abilitĂ  descrittiva e un tocco di quella forma poetica con cui ha mosso i suoi primi passi letterari.

GMP

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