Un 2025 di iniziative, riallestimenti e interventi artistici per celebrare i 500 anni di Palazzo Te
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- Gemaakt op 20 februari 2025
- Gepubliceerd op 20 februari 2025
MANTOVA, 20 feb. - Era il 1525 quando Giulio Romano diede il via ai lavori per la costruzione di Palazzo Te, per volere di Federico II Gonzaga alle porte di Mantova. Un'opera d'arte totale, realizzata in una decina d'anni, in cui architettura, pittura e letteratura si intrecciano in un susseguirsi di meraviglie e trasformazioni, esempio sublime dell'arte rinascimentale.
L'anniversario, a 500 anni dalla posa della prima pietra, verrĂ celebrato dalla Fondazione Palazzo Te con un'ampia serie di eventi che spaziano dall'antico al contemporaneo, nell'arco dell'intero 2025.
Il programma delle iniziative, realizzato in collaborazione con istituzioni culturali e artisti del territorio, è stato presentato questa mattina in sala consiliare del Municipio con interventi di Enrico Voceri, presidente della Fondazione Palazzo Te, del direttore di Palazzo Te Stefano Baia Curioni, del sindaco Mattia Palazzi, della curatrice della mostra "Dal caos al cosmo. Metamorfosi a Palazzo Te" Claudia Cieri Via, del direttore della Fondazione Bam Luca Giovannini e dal segretario generale della Fondazione Comunità Mantovana Franco Amadei.
La celebrazione si svilupperĂ nell'arco dell'anno attraverso una serie di concerti di musica classica e contemporanea, performance teatrali, spettacoli di danza, reading, residenze per artisti e laboratori didattici declinati sul tema delle Metamorfosi. Il ricco programma di eventi inizia il 29 marzo con il riallestimento delle sale introduttive, con una nuova contestualizzazione della narrativa del percorso di visita, arricchito da una selezione di capolavori del Rinascimento.
Con prestiti dal Museo del Louvre, l'Albertina di Vienna, il Museo del Prado, la Galleria Borghese e gli Uffizi, l'esposizione Dal caos al cosmo. Metamorfosi a Palazzo Te, curata da Claudia Cieri Via, è stata concepita in dialogo con gli affreschi del palazzo per esaltare il senso e l'importanza di Palazzo Te come opera d'arte totale e far emergere gli innumerevoli riferimenti che possono scaturire da una lettura più approfondita dei tanti temi che custodisce.
L'esposizione "Dal caos al cosmo. Metamorfosi a Palazzo Te" è articolata in 8 sezioni: Le favole di Ovidio; La ciclicità del tempo; Virtù, Eros e Potere; Eros, Ibridazioni e Sublimazione; L'ordine delle stelle; Superbia, Punizione e Violenza; Metamorfosi e Performances dell'arte nella natura; Dal caos al cosmo: L'Antico, la Storia, i Trionfi. Il percorso espositivo presenta opere dello stesso Giulio Romano e di altri Maestri come Tintoretto, Correggio, Jacopo Zucchi, Rubens, Nicolas Poussin fino al contemporaneo Giuseppe Penone.
"I 500 anni di Palazzo Te sono l'occasione per fare il punto sull'attività della Fondazione e per unirci insieme alla comunità per affrontare le sfide culturali del prossimo futuro – ha precisato Stefano Baia Curioni -. E questo straordinario patrimonio artistico giuliesco deve essere costante motivo di ispirazione per reinterpretare l'umanesimo: da quello antico a quello che ci attende".
"Celebriamo i 500 anni di Palazzo Te carichi di nuove sfide e progetti per il futuro, perché compito della politica non è capire cosa sei ma cosa sarai e cosa vuoi essere come comunità – ha dichiarato il sindaco Mattia Palazzi –. E noi vogliamo continuare a costruire una città con un forte senso di comunità , di civiltà , di bellezza e questo anniversario va interpretato non come pura retorica celebrativa, ma con una visione rivolta al futuro. E, per un evento di tale importanza storica, ho inoltrato l'invito al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per onorarci della sua presenza".
Culmine delle celebrazioni sarĂ , ad ottobre, il progetto espositivo di Isaac Julien per gli spazi delle Fruttiere, che verranno riaperte dopo un lungo e accurato restauro. Con la curatela di Lorenzo Giusti, Julien attinge al fascino di Palazzo Te per creare un'opera originale in continuitĂ con la potenza immaginifica della dimora gonzaghesca, dimostrando di essere ancora fonte di ispirazione per grandi artisti internazionali.
Dopo aver esposto in templi dell'arte contemporanea come il Museum of Modern Art di New York (2013), l'Art Institute of Chicago (2013), il Museum of Contemporary Art di San Diego (2012) e il Centre Georges Pompidou di Parigi (2005), e aver ricevuto il premio Semaine de la Critique al Festival di Cannes, l'artista britannico presenta a Mantova un'opera nata dal confronto con il ciclo di affreschi di Giulio Romano, in collaborazione con University of Santa Cruz.
Julien interroga il tema della Metamorfosi nella cultura contemporanea, in assonanza con Giulio Romano, interpretando Palazzo Te attraverso il rapporto passato/presente e Uomo/Natura, per realizzare una videoinstallazione multicanale di dimensioni ambientali. "Il lavoro di Isaac Julien inviterĂ a riflettere sul rapporto tra entitĂ diverse del mondo vivente, umane e non umane, e sull'urgenza di una trasformazione ecologica, abbracciando un'idea trasformativa di concetti quali l'identitĂ , il genere, la specie" ha spiegato il curatore Lorenzo Giusti, confermando la continuitĂ tra questo intervento e il senso dell'intero programma del Cinquecentenario.
Restituendo la dimensione scenografica di festa, di macchina teatrale per celebrazioni che Palazzo Te ebbe sin dall'inizio quando accolse l'Imperatore Carlo V, alla fine del 2025 Marco Balich e il Balich Wonder Studio proporranno al pubblico un labirinto negli spazi del Giardino dell'Esedra. Questo dedalo gonzaghesco vuole rappresentare un percorso fisico ma anche un viaggio metaforico e concettuale in cui mondi effimeri, specchi e trompe l'oeil, sfidano gli spettatori in un gioco tra finzione e limiti della percezione.
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