Aviaria, nuovo vaccino sperimentale promette protezione completa contro H5N1
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- Gemaakt op 21 april 2025
- Gepubliceerd op 21 april 2025
NEW YORK, 21 apr. - Un vaccino in fase di sviluppo all'università di Buffalo, negli Usa, ha dimostrato una protezione completa contro una variante del virus H5N1 che causa l'influenza aviaria. Il lavoro, illustrato in uno studio pubblicato sulla rivista 'Cell Biomaterials', si concentra sulla variante nota come 2.3.4.4b, che ha causato focolai diffusi negli uccelli selvatici e nel pollame, oltre a infettare bovini da latte, gatti domestici, leoni marini e altri mammiferi.
I test promettenti contro questa variante mortale sono stati condotti nei topi.
Nello studio, gli scienziati descrivono un processo che hanno sviluppato per creare dosi con quantità precise di 2 proteine chiave - emoagglutinina (H5) e neuraminidasi (N1) - che spingono il sistema immunitario del corpo a combattere l'influenza aviaria.
Questa piattaforma vaccinale, sottolineano gli esperti, potrebbe aiutare a distinguere il vaccino sperimentale dalla manciata di vaccini contro l'influenza aviaria approvati per uso umano negli Stati Uniti e in Europa. Prodotti che, sebbene efficaci, si sono concentrati quasi interamente sull'H5 e non sull'N1. E' anche, continuano, un potenziale passo verso vaccini più potenti, versatili e facili da produrre che i funzionari della sanità pubblica ritengono saranno necessari per contrastare l'evoluzione dei ceppi di influenza aviaria che diventano resistenti ai vaccini esistenti. "Ovviamente abbiamo molto altro lavoro da fare, ma i risultati finora sono incoraggianti", afferma l'autore principale dello studio Jonathan Lovell, professore del Dipartimento di Ingegneria biomedica dell'ateneo Usa.
Il tipo di vaccino sviluppato è quello noto come vaccino proteico ricombinante. A differenza dei vaccini attualmente approvati, che utilizzano versioni vive o morte di H5N1, si basa su frammenti di materiale genetico (H5 e N1) del virus per stimolare la risposta immunitaria. "Poiché non richiede l'uso di uova nel processo di produzione - come serve invece per molti vaccini antinfluenzali - è potenzialmente un modo più rapido ed efficiente per proteggere gli esseri umani e gli animali da ceppi mortali dell'influenza aviaria", conclude Lovell.
(adnKronos)