Chirurgia plastica, per gli uomini non è più tabù: gli over 50 vogliono piacere

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Medico ChirurgoPlastico3ROMA, 15 apr. - Secondo l'Eurorispes il 15,3% dei maschi ammette di essersi sottoposto alla chirurgia estetica.

"Vogliono piacere, per motivi professionali spesso infatti sono liberi professionisti o manager, ma non hanno - come le donne - un punto di riferimento a cui vogliono somigliare. Soprattutto gli uomini sono meno influenzati dai social", spiega lo specialista

Manager, liberi professionisti e Vip, sono sempre di più gli uomini che cedono al ritocchino estetico "che non è più un tabù rispetto a 20 anni fa quando si parlava di chirurgia estetica e plastica solo per le donne mentre l'uomo doveva mantenere una certa rudezza. Oggi l'uomo si prende sempre più cura del suo volto e del suo corpo, dall'abbigliamento all'aspetto fisico appunto".

"Il giovane maschio si rifà un naso 'ingombrante' o toglie il grasso in eccesso con una liposuzione, l'over 50 chiede la blefaroplastica o vuole togliere i segni dell'età dal collo e dagli occhi, quindi punta sul lifting. Vogliono piacere, per motivi professionali spesso infatti sono liberi professionisti o manager, ma non hanno - come le donne - un punto di riferimento a cui vogliono somigliare. Soprattutto gli uomini sono meno influenzati dai social". Così all'Adnkronos Salute Roberto Valeriani, specialista in Chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica e dottore di ricerca in Scienze medico chirurgiche applicate, intervenendo sull'indagine Eurispes che ha evidenziato come il 15,3% degli uomini ammette di essersi sottoposto alla chirurgia estetica, tra gli interventi più frequenti ci sono la rinoplastica (23,1%), poi il trapianto di capelli (19,9%), la liposuzione (14,7%) ed il lifting (14,7%).

Le aspettative degli uomini rispetto al lavoro del chirurgo plastico "sono inferiori a quelle donne - prosegue Valeriani - c'è meno distorsione rispetto al risultato finale. L'uomo diciamo che tende ad essere più realista mentre la donna cerca la perfezione e - conclude - in questa rincorsa è spesso influenzata da quello che vede sui social".

(adnKronos)


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