Un faraone di marmo, la statua di Domiziano al MaCa: il 18 se ne parla per Flash d'Arte

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Gemaakt op 13 december 2024

Gepubliceerd op 13 december 2024

MANTOVA, 13 dic. - Mercoledì 18 dicembre la rassegna Flash d'Arte, organizzata in collaborazione agli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, ospiterà l'orientalista Nicola Barbagli, che svelerà i segreti della statua di Domiziano in veste di faraone, esposto al MACA nella collezione egizia.

Quando si parla di Roma e l'Egitto il pensiero va senz'altro a Cleopatra, l'ultima rappresentante della dinastia dei Tolomei: la fine del suo regno segni per molti il tramonto della civiltà egizia. Le cose, tuttavia, non stanno proprio così. Gli imperatori romani, infatti, venivano considerati dagli abitanti della provincia egiziana né più né meno come i loro predecessori: nei templi si possono ancora ammirare numerosissimi rilievi che, seppur del tutto simili a quelli dei re del passato, rappresentano in realtà i faraoni romani. Più rare, invece, sono le sculture che li raffigurano nei tradizionali abiti egizi, di norma realizzate in pietre dure come il granito e la quarzite e destinate a ornare i santuari d'Egitto.

La statua di Domiziano (81-96 d.C.) conservata a Palazzo San Sebastiano, dunque, costituisce un reperto davvero eccezionale. Infatti, non solo si tratta di una delle poche statue di un imperatore come faraone che possono essere identificate con certezza, ma è anche l'unica della quale si è potuta accertare la realizzazione nel marmo, un materiale del tutto inusuale per questo genere scultoreo. Questo marmo, inoltre, non proviene da cave egiziane o da quelle delle vicine isole greche, ma dall'attuale Turchia. Chi è stato a commissionare una statua dell'imperatore come faraone a una bottega così lontana dalla terra d'Egitto e perchè? Dove si trovava la scultura prima di arrivare a Mantova e come è approdata qui? Come mai proprio Domiziano è stato rappresentato nelle vesti di faraone? Quali rapporti avevano l'imperatore e la sua famiglia con l'Egitto? Nel corso dell'intervento che si terrà il 18 dicembre si cercherà di rispondere a queste e ad altre domande, dando l'opportunità a un pubblico non specialista di conoscere e apprezzare un oggetto dall'apparenza inusuale, ma dal valore storico e culturale straordinario.

Per informazioni 0376 367087 o maca.museimantova.it