A Mantova il mito di Amore e Psiche rivive coniugando i capolavori del passato con l'arte del presente: tra Antonio Canova e Salvador Dalì

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Mantova PalazzoTe InstallazionePirri1Nella mente abbiamo ancora le bizzarre canoe entro le quali scorreva l'acqua che Fabrizio Plessi aveva disposto nella sala dei Giganti di Giulio Romano a Palazzo Te, canoe che ripete come un mantra dovunque vada e che non hanno mancato di far sollevare il sopracciglio ai meno amanti dell'arte contemporanea.

Quest'ultima, tuttavia, nelle sue controversie, nei suoi scacchi al senso comune, tornerà a Mantova, pur accompagnata da grandi classici come Tintoretto e la statua di Amore e Psiche di Antonio Canova, nel contesto di una mostra che inizierà domani, sabato 13 luglio: Amore e Psiche. La favola dell'anima, già transitata per Torino, che rimarrà nella città virgiliana fino al 10 novembre. Mantova ne costituirà un valore, considerata la sala di Amore e Psiche di Palazzo Te, sede pro tempore di un'installazione di Alfredo Pirri.

In quella che un tempo era l'isola felice voluta da Federico II, ciò che non può non essere notato è la maestosità degli ambienti: "il luogo è il vero protagonista" - dice difatti l'artista cosentino - "il luogo fa la differenza. Qui a Mantova quest'opera ha qualcosa di straordiario, che ci permette di ricongiungerci con il passato facendo in modo che questo troni a noi più vivo". Ecco allora che i visitatori cammineranno sopra una lastra di specchi, che ad ogni passo (proprio "Passi" è il nome dell'installazione) rifletterà il mare di dettagli, di minuzie, di elementi altresì inosservati delle sale.

Accanto al lavoro di Pirri, il mito di Apuleio del II secolo che vede Psiche, mortale bella quanto Venere, divenire sposa del dio Amore in cambio della promessa di non guardarlo mai in volto, promessa disattesa che la porterà attraverso una serie di prove per riconquistarne la fiducia e l'essenza immortale, sarà rivisitato attraverso diverse sezioni: Bellezza, Iniziazione Femminile, Passione e inconsapevolezza, Il conflitto interiore, Il riconoscimento dell'amore e molte altre. Camminado tra queste numerose sculture - come l'Orologio molle di Salvador Dalì, che introduce il percorso in quanto simbolo del passaggio ad una dimensione più fluida, o come reperti archeologici greci e romani - ma anche numerose tele, come Origine d'amore del Tintoretto o Venere di Tamara de Lempicka.

A dominare la scena sarà, tuttavia, la già citata, movimentatissima, sensuale e dinamica Amore e Psiche di Antonio Canova, che dal Louvre sarà collocata a coronamento degli specchi di Pirri.

L'iniziativa è particolarmente importante anche sotto il profilo della gestione dei beni culturali. In un momento di crisi, con la mancanza di fondi in mano alle amministrazioni pubbliche, Amore e Psiche. La favola dell'anima si deve alla Fondazione DNart, rigorosamente privata, che si è assunta i costi della mostra. DNart ha ovviamente collaborato con l'assessorato alle Politiche Culturali e alla Promozione Turistica di Tonelli, che si è detto contento per la capacità dei lavori di "proseguire un dialogo ideale tra passato e presente". Interessato dai percorsi, accanto a Palazzo Te, il Museo di Palazzo San Sebastiano.

Orari: lunedì 13-18 martedì, mercoledì, giovedì e domenica 9-18, sabato 9-20.Prezzi: intero 13 euro, ridotto 10 euro, ridotto speciale 7 euro.

Nicola Roli
@NicolaRoli1


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